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I problemi cronici dell'Eurozona

La crisi dell' Euro zona è finita. Lo ha detto il premier francese François Hollande agli investitori giapponesi per rassicurali ed invogliarli ad investire nel Vecchio Continente.

In realtà, anche se la situazione sembra essersi lievemente risollevata, sono numerosi i problemi "cronici" che l'Euro zona non riesce a scrollarsi di dosso per risalire la china. Problemi che non fanno girare l'economia reale dell'Unione Europea: i dati del primo trimestre 2013 sono tutti negativi, un dato inaspettato dopo un 2012 all'insegna dell'austerità e delle manovre restrittive, con una contrazione del Pil dello 0,2% mentre gli analisti si aspettavano un -0,1.

Guarda anche: Crisi dell'Eurozona, la situazione Paese per Paese - Irlanda, negozi finti per nascondere la crisi - Le banconote di minor valore della storia

Dati preoccupanti che, sommati a quelli della disoccupazione in costante aumento, al debito che i Piigs riescono con difficoltà ad estinguere, ai timori di nuovi Stati a rischio default (l'ultimo è stato Cipro) e le infelici previsioni di crescita, rendono le prospettive meno rosee di quanto si possa immaginare.
Secondo un recente studio di Fitch, almeno la metà degli investitori si aspetta un peggioramento nei prossimi anni nell'area euro, mentre le previsioni della stessa Commissione Europea parlano di un 2013 di enorme sofferenza sul piano della crescita.

Certo, la crisi non sarà acuta come nel 2008, ma i problemi persistono. Vediamo quali. (A cura di Angela Iannone)