Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • Dow Jones

    39.807,37
    +47,29 (+0,12%)
     
  • Nasdaq

    16.379,46
    -20,06 (-0,12%)
     
  • Nikkei 225

    40.168,07
    -594,66 (-1,46%)
     
  • EUR/USD

    1,0794
    -0,0035 (-0,32%)
     
  • Bitcoin EUR

    65.554,14
    +1.465,76 (+2,29%)
     
  • CMC Crypto 200

    885,54
    0,00 (0,00%)
     
  • HANG SENG

    16.541,42
    +148,58 (+0,91%)
     
  • S&P 500

    5.254,35
    +5,86 (+0,11%)
     

Energia, un paradosso sta per giungere in bolletta: chi consuma di più pagherà di meno e chi consuma di meno pagherà di più

Per le tasche degli italiani, nelle prossime bollette energetiche, potrebbe giungere un curioso e costoso parodosso: chi consumerà di meno pagherà di più, e al contempo, chi consumerà di più pagherà di meno.

È quello che potrebbe accadere là dove entrassero in vigore le modifiche studiate dall’Aeegsi, l’autorità che vigila sul mercato dell’energia elettrica, del gas e della fornitura idrica. Un aumento che potrebbe costare, in media, 117 euro all’anno per ciascuna famiglia.

Le ragioni di questa rivoluzione delle bollette energetiche, come spiega Stefano Vergine sull'Espresso, va cercata nella direttiva europea recepita dall’Italia, che punta a incrementare l’efficienza energetica nei Paesi membri. L’obbiettivo della direttiva è quello di stimolare la produzione, nei singoli stati, della stessa quantità di energia con un minore impatto sull’ambiente.

Seguendo le linee europee l’Aeegsi ha così ideato una riforma che agisce soprattutto su due aspetti dei costi energetici molto influenti per le spese finali contenute in bolletta: gli oneri di sistema, ovvero i contributi, ricaricati sulla bolletta, per pagare sussidi e incentivi, ad esempio quelli sulle rinnovabili o sulla dismissione delle centrali nucleare, e i servizi di rete, ovvero le spese che il cliente sostiene per sostenere la rete attraverso la quale l’energia viene erogata.

Unico caso tra le nazioni europee, in Italia la tariffazione per questi oneri è progressiva, ovvero viene pagata in misura maggiore da chi consuma di più. La riforma proposta dall’Aeegsi, parte proprio dall’eliminazione della progressività, capovolgendo di fatto la situazione, e portando chi consuma più elettricità a pagare di meno, e chi ne consuma di meno a pagare di più.

Una riforma che influirà eslcusivamente sulle forniture domestiche, che in Italia sono circa 30 milioni.

VIDEO - Energia, italiani sempre più sensibili su riqualificazione