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Italiani che innovano: 10 invenzioni da campioni

Badge biometrico, distillatori di energia, plastica solubile: tanti nostri connazionali sanno come cambiare il mondo

Italiani che innovano: 10 invenzioni da campioni



Per molti l’eccellenza degli italiani passa dagli asset storici canonici, cibo e moda in primis. Ma gli italiani sono anche un eccezionale popolo di inventori e non serve più pensare sempre a Meucci e Volta per dimostrarlo. Attorno a noi pullula talento e se a volte lo stesso è costretto a trasmigrare, per essere valorizzato, o per ottenere sostegno economico, non per questo perde il Dna tricolore. Ecco dieci eccellenti invenzioni/innovazioni recenti, realizzate da connazionali, che spaziano in settori strategici: dai social network al campo della biodegradabilità di eccellenza. Diciamo la nostra, e con grandissima qualità.

Gabriele Diamanti - Distillatore ad energia solare

Segnalato da Time nel 2012 tra le idee più rivoluzionare dell’anno, il distillatore ad energia solare è un progetto dell’italiano Gabriele Diamanti. L’invenzione del designer porterebbe acqua potabile alle popolazioni dei paesi in via di sviluppo utilizzando quella marina, salmastra o inquinata.  Il distillatore, chiamato Eliodomestico, è realizzato in terracotta e lamiera zincata, e produce 5 litri d'acqua potabile al giorno, grazie a un processo di distillazione a energia solare diretta. Di fatto, al mattino si riempie il contenitore ermetico superiore con acqua marina, salmastra o sporca. A sera, si raccoglie dalla bacinella inferiore l’acqua pulita, evaporata e ricondensata durante il giorno. Diamanti ha ha deciso di rilasciare l’idea di Eliodomestico attraverso una licenza open source Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike.

Massimo Banzi - Arduino
Per molti è la tecnologia italiana più famosa al mondo: è Arduino, un microcontroller costruito dal team di Massimo Banzi, ex docente alla scuola di Interaction design di Ivrea. Ma cosa è di preciso? E’ una piattaforma open source per la prototipazione di sistemi interattivi. Di fatto Arduino permette di potenziare il reale; con Arduino infatti ci può arrivare un tweet sul cellulare per ricordare che è l’ora di irrigare il giardino o, integrato in un dispositivo, si possono monitorare i consumi elettrici in casa. In sintesi, è un piccolo computer, dalle dimensioni di una carta di credito. Un processore che permette di potenziare e facilitare la creazione di oggetti d’uso comune che resterebbero inerti senza il loro cuore digitale.

Fulvio Buonavoglia – Cucibottone a spillo
Una grande invenzione è tale se lo è per tutti, e quindi rivoluziona anche un aspetto piccolo ma basilare della vita quotidiana. E’ il caso dell’invenzione del bergamasco Fulvio Buonavoglia, 35 anni di Borgo Santa che ha creato il ‘cucibottone’ a spillo, idea presentata di recente al concorso K-idea 2012, rassegna che monitora e premia gli inventori, pur nella diversità dei settori. Ma come funziona il cucibottone? Come avrete capito,  permette la cucitura rapida dei bottoni quando sono ormai prossimi a cadere. Il dispositivo comprende un piatto dotato di almeno un foro passante con una linguetta, che supporta un filo flessibile che termina con un ago al fine di consentire una cucitura semplificata del bottone. Insomma, un dispositivo a prova di imbranato, ma rivolto anche ai servizi di cortesia in albergo e negli aerei.

D-Orbit – “Spazza Universo”

Voliamo altissimo con l’invenzione della start up toscana, D-Orbit che ha creato un motore intelligente in grado di dismettere i satelliti in modo efficace. Perché anche lo spazio ha le sue problematiche di sostenibilità e sicurezza. In cosa consiste l’invenzione di questa start up, integrata dalle idee e dalle competenze dell’ingegnere progettista Luca Rossettini? Di fatto si tratta di un motore che permette la rimozione dall’orbita di satelliti a fine vita, che saranno posizionati in un’ ‘orbita cimitero’. Nello spazio insomma ci sono satelliti artificiali morti che vanno rimossi, senza danneggiare altri apparecchi e senza creare danni in caso di caduta sul suolo terrestre. Il motore, quindi, sarà in grado di guidare i satelliti su rotte programmate che lo faranno precipitare in sicurezza nell’Oceano Pacifico. Un’idea “spaziale”, vero?


Marco Astorri/Guy Cicognani – Minerv-Pha
Astorri e Cicognani sono gli artefici della creazione di Minerv-Pha, la prima bioplastica al mondo che si scioglie in acqua senza lasciare sostanze tossiche. E’ ottenuta infatti da scarti della barbabietola da zucchero. Astorri e Cicognani in realtà producevano skypass ma spinti dalla voglia di capire come risolvere il problema dello smaltimento della plastica, hanno studiato, ricercato, acquisito un brevetto per 250 mila dollari, e hanno realizzato in un anno la molecola descritta da Maurice Lemoigne nel 1926: il PHA. Nel 2007 il nuovo polimero viene battezzato Minerv, biodegradabile in terra, acqua dolce e acqua di mare. L’azienda che la produce, la BioOn, è a Minerbio, Bologna.

Zucchetti di Lodi - Badge biometrico
Una fantastica invenzione che in Italia non può mettere piede ma che in compenso è adottata a New York, Valencia, in Messico, dove sanno come valorizzare la tecnologia italiana. Si tratta del badge biometrico dell’azienda Zucchetti di Lodi, ovvero una tessera in cui sono memorizzate le impronte digitali del dipendente. Nelle aziende, negli ospedali, in ufficio, spesso i dipendenti non usano il badge con correttezza, e lo cedono ai colleghi per le strisciate. La tecnologia di Zucchetti permette di riconoscere il dipendente sfruttando la memorizzazione dell’impronta interna alla tessera; quindi, se il dipendente timbra, e viene riconosciuta la sua impronta digitale, la transazione è memorizzata. Se timbra il collega al posto suo, no. Il tesserino biometrico non può essere adottato dalle aziende italiane perché secondo il Garante violerebbe la privacy.

Luca Mottola – Liftoff

L’idea di Luca Mottola si è aggiudicata il premio Innovatori Under 35 Ict 2013 istituito dall’edizione italiana della Mit Technology Review, diretta da Alessando Ovi e Gian Piero Jacobelli. In cosa consiste Liftoff? Si tratta di una piattaforma per realizzare applicazioni al fine di utilizzare i dati raccolti dagli Uav (Unmanned Aerial Vehicles), i microveicoli senza piloti connessi ad internet. I dati raccolti dagli Uav vanno utilizzati e per farlo hanno bisogno di applicazioni ad hoc: Liftoff ne facilita la creazione. Un esempio, fatto da Mottola a Repubblica, è quello di “creare un’applicazione di monitoraggio CO2 utilizzando Uav disponibili in commercio con piccole modifiche. Uav collegati a Internet  messi a disposizione da una municipalità potranno essere utilizzati per monitorare la stratificazione degli inquinanti in aree metropolitane, offrendo questa funzionalità come un servizio su Internet. Ingegneri ambientali e autorità di controllo del traffico potranno collegarsi agli Uav attraverso Internet e fornire obiettivi di alto livello, ad esempio, di registrare la concentrazione di CO2 in una zona prestabilita”.

Riccardo Signorelli – Capacitore di nanotubi al carbonio
Per creare un invenzione ambiziosa, ci vuole uno scopo titanico. Quello di Riccardo Signorelli era capire come creare una stessa densità energetica dei combustibili fossili, senza i combustibili fossili, quindi, in pratica di fare concorrenza alla benzina. Ecco, quindi, che nell’arco ultradecennale dei suoi studi, con tappa al Mit, ha concepito un primo prototipo che usa minuscole strutture di nanotubi al carbonio per immagazzinare energia. Alcuni lo chiamano batteria, lui lo chiama capacitore, poiché ha una densità di potenza molto maggiore delle batterie e può caricarsi e scaricarsi istantaneamente. Il capacitore di Signorelli funziona in base a un principio fisico, non elettrochimico. L’ «ultracondensatore» ha ricevuto 5,3 milioni di dollari dal governo americano, e altri due da fondi privati, per lo sviluppo.

Filippo Tognola – Mind The Place
I social sono le invenzioni del nuovo millennio? Sì, e anche l’Italia può alzare la sua bandiera con Mind The Place, un social network che promuove l’interazione tra luogo e utente attraverso l’utilizzo di un’app dedicata. Se i social insomma uniscono le persone, spesso, per contrasto, le allontanano fisicamente. Il social di Tognola, padre del progetto insieme a Marco Vaiano, invece punta a far sì che la socializzazione diventi diretta, ovvero le idee si condividono ma con la gente in luogo. Ovviamente, niente vieta che un sistema simile sia un catalizzatore anche per il marketing di prossimità. Anche qui, premio Under 35 Itc.


Damiano Gui – Terrarium
I progressi in area social valgono anche nel campo delle mappe, come dimostra l’invenzione di Damiano Gui, anch’essa premiata con l’award Innovatori Under 35 Ict. Terrarium è un sistema informativo geografico per dispositivi mobili. La sua peculiarità è che sfruttando i dati generati dagli utenti agli utenti stessi, permette la creazione di mappe e percorsi personalizzati. Terrarium rende innovazione la tesi di master in "Visual and Multimedia Communication Design" conseguito da Gui allo Iuav. Un esempio vincente per gli studenti che anelano a diventare gli sviluppatori italiani.