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Ezio Greggio proprietario di un hangar da 3 milioni di euro? Il Fisco indaga

Se non fosse lui a consegnarli, sicuramente stavolta glielo avrebbero affibbiato senza problemi. Ezio Greggio, noto conduttore televisivo di Striscia la Notizia è nuovamente nei guai con il Fisco. Oltre alla maxi evasione fiscale scoperta tempo fa, spunta adesso un elicottero sospetto di proprietà del conduttore tv.

Tutto nasce dalle indagini portate avanti dalla Guardia di Finanza e la Procura di Monzastanno su Greggio che hanno portato a conoscenza di uno strano giro di soldi. Tra questi, una somma di oltre 20 milioni di euro che l'anchorman avrebbe ricevuto dalla storica azienda per cui lavora, Mediaset. Una parte di questi soldi sarebe stata investita in un società irlandese, mentre un'altra sostanziosa quota è custodita nel Principato di Monaco, noto paradiso fiscale dove Greggio ha la residenza, seppure contestata dagli inquirenti come "fittizia, foriera di indiscutibili vantaggi fiscali".

Una maxi evasione che potrebbe risolversi con un accordo tra il conduttore tv e il Fisco, attraverso il pagamento di un terzo delle somme da dare allo Stato per ottenere uno sconto della pena ed evitare il carcere. Potrebbe, appunto. Perchè durante le indagini è spuntata un'altra inquietante novità.
Si tratta infatti dell'acquisto di un elicottero da 3,5 milioni di euro, comprato nel 2005 attraverso intricati escamotages.
A rivelare la truffa, un'inchiesta pubblicata il 23 ottobre su Il Fatto Quotidiano: Greggio avrebbe acquistato un A109 Power "Elite" da AgustaWestland, società di Finmeccanica controllata per il 30% dal Tesoro. L'acquisto formale, in realtà, è stato effettuato dalla Swift Copter, società di diritto britannico con sede a Londra che cambia spesso denominazione, ma la sigla di immatricolazione dell'hangar conferma che il vero proprietario è Greggio, anche perchè avrebbe dato tutte le istruzioni "frivole", dalla scelta dei tappetini all'altezza del logo.

Il nome di Greggio appare però in una scrittura privata tra Agusta e la società britannica, nella quale lo showman dichiara di impegnarsi a presenziare ad alcuni eventi a scopo promozionale "che diano risalto al ruolo dell’elicottero nel trasporto Vip”, come scritto da contratto. L'attività non prevederebbe alcun compenso, perchè "valorizzate nelle determinazione del prezzo dell’A109”, garantendo uno sconto di ben 300 mila euro dal prezzo di listino.



L'elicottero, secondo quanto scritto sul contratto, avrebbe dovuto volare esclusivamente su territorio italiano, ma le indagini dimostrano come a novembre - attraverso una clausola -  le rotte del veivolo siano passate prevalentemente all'estero. Un escamotage che la controparte ha giustificato per evitare gli alti costi dell'Iva sul carburante ed eventuali esenzioni dai costi di riparazione e rimessa.
Non solo: nelle carte spunta un nome interessante, tale Domenico Francone, procuratore di Swift Copter, che secondo le indagini riportate dal quotidiano risulta essere "braccio destro di Greggio, già presidente-amministratore-consigliere in diverse società che ruotano attorno al presentatore, dalla Greggio Comunicazione alla Fondazione Un cuore per Milano".
Al momento, Greggio non ha ancora rilasciato alcuna dichiarazione; l'inchiesta della GDF è però conclusa, perciò a breve si sapranno ulteriori risvolti in merito.