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Le figure professionali migranti più richieste

Nel mondo ci sono 214 milioni di professionisti che lavorano all'estero: ecco quali sono i profili più ricercati

Scienziati, infermieri, chef, assistenti di laboratorio, commercialisti, psicologi e ingegneri civili. In giro per il mondo ce ne sono 214 milioni e hanno fatto le valige per trovare un lavoro in un Paese straniero. Meta? Dipende dalle professioni. Di richieste di personale altamente specializzato ce ne sono a migliaia. Ogni nazione, poi, ha un suo ventaglio di offerte che il più delle volte vengono accolte.

A fotografare il fenomeno ci ha pensato la Bbc analizzando i dati racchiusi nel rapporto dell’Organizzazione per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo.  L’Ocse ha raccolto i movimenti avvenuti nei suoi 34 Stati membri sulla base della richiesta di manodopera straniera. E la Bbc ne ha estrapolati 24, fatta eccezione per Giappone, Corea del Sud, Estonia, Messico, Cile, Turchia, Israele, Olanda, Islanda e Italia, analizzando cifre, professioni e spostamenti.

Non è stata un’impresa facile: per aver chiaro il trend, infatti, si sono scontrati con i diversi metodi di registrazione dei flussi migratori di ciascun governo e i dati raccolti a monte dal team di Jean-Christophe Dumont, a capo del settore migrazioni dell’Ocse, talvolta non erano chiari. Quel che è certo è che i professionisti altamente qualificati sembrano avere, meno di altri, problemi di trasferimento.

Dopo un primo screening, quindi, sono stati confrontati i vari tipi di impiego con gli standard internazionali di occupazione. Poi è stata fatta una suddivisione in categorie, basandosi anche sul percorso di studi richiesto dal ruolo che andavano a occupare.

Tra i maggiori “donatori” di specialisti, c’è da dire, ci sono India e Cina, e per questo la Bbc ha inserito nell’analisi anche i flussi dei Paesi cosiddetti Brics, ovvero Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, valutando perfino le politiche attuate per attrarre professionisti. In questo caso, il podio di miglior Paese va al Sudafrica, che offre una sintesi chiara e facilmente analizzabile dei propri flussi. Per il Brasile invece sono state usate statistiche relative riferite agli anni passati, mentre per l’India le cifre spuntano da un piano pluriennale.

Ma quali sono le professioni passate al microscopio? Si va dagli infermieri agli ingegneri meccanici, passando per i medici, analisti, sviluppatori, programmatori, esperti di elettronica, commercialisti, dentisti, psicologi e farmacisti. Senza dimenticare i super esperti della chimica, del settore petrolifero, gli audiologi, i logopedisti e perfino gli chef.

La professione maggiormente richiesta è l’infermiere, cercata in ben 20 Paesi, seguita a ruota dalle altre specializzazioni in ambito sanitario. I medici, ad esempio, sono una categoria molto richiesta in particolare in Germania, dove ci sono circa 5mila posti aperti a tutti. Stranieri compresi. Ma anche in Svizzera, Norvegia e India, per un totale di 18 nazioni a caccia di dottori.

Diversa è la domanda di psicologi, che arriva soprattutto dai Paesi del Nord: Svezia, Norvegia, Nuova Zelanda, Finlandia, Danimarca,Canada e Australia. Figure legate all’innovazione e alla tecnologia come gli ingegneri meccanici vengono richieste in Brasile, in India e in Australia. In Europa, in particolare, le nazioni che cercano questo tipo di professionisti sono Austria, Danimarca, Francia, Germania, Spagna e Svizzera.

Gli chef invece vanno per la maggiore in Belgio e in Inghilterra ma vengono richiesti anche in Norvegia, Nuova Zelanda e Canada. Professioni ancor più specifiche come tecnici esperti in audiolgia e terapia del linguaggio, invece, sono cercate in Nuova Zelanda, Singapore, Finlandia, Australia e Irlanda.

In Brasile invece la professionalità più gettonata è quella degli ingegneri elettronici, mentre è uno dei pochi posti in cui non vengono fatte grandi offerte di infermieri. Piuttosto ambita anche la figura degli ingegneri chimici che hanno opportunità di impiego, oltre al Brasile, in Inghilterra, Sudafrica (con un salario medio di 22mila dollari l’anno), Singapore, Norvegia (dove la paga annua lievita fino a circa 44mila euro annui), Nuova Zelanda, Irlanda, Ungheria e Australia.

Tornando in campo sanitario, i farmacisti sono richiesti nei paesi di Nord, ma anche in Slovenia, Singapore e in Canada, dove gli impieghi sono principalmente in ospedali e in istituti di ricerca.

Molto variegata invece la domanda di dentisti, che si sono spostati in particolare in Australia, Canada, Danimarca, Finlandia, India, Svezia e Singapore.

Figure esperte legate all’ingegneria petrolifera, invece, si trovano soprattutto in Sudafrica e Singapore, Brasile e Australia, mentre gli sviluppatori e i programmatori sono orientati verso Germania, Austria e Belgio. Con qualche richiesta anche dai Paesi dell’Est Europa che comunque, guardando gli immigrati altamente qualificati, preferiscono chi proviene dal mondo dell’information technology.

Tra questi ci sono gli ambitissimi analisti che sono cercati in particolare in Europa (Francia, Austria, Belgio, Irlanda, Portogallo, eccetera) mentre sono i fisioterapisti la professione forte in alcuni Stati, tra le gli altri, per Stati Uniti, Singapore, Canada e Australia.

Infine un’occhiata alla Grecia, dove di richieste prese in analisi dal dossier ne spunta solo una: i commercialisti, unica chance per uno straniero che desideri tentare la sorte nel paese ellenico.