Annuncio pubblicitario
Italia markets close in 6 hours 55 minutes
  • FTSE MIB

    33.617,94
    -263,56 (-0,78%)
     
  • Dow Jones

    37.775,38
    +22,07 (+0,06%)
     
  • Nasdaq

    15.601,50
    -81,87 (-0,52%)
     
  • Nikkei 225

    37.068,35
    -1.011,35 (-2,66%)
     
  • Petrolio

    82,93
    +0,20 (+0,24%)
     
  • Bitcoin EUR

    60.374,63
    +2.666,48 (+4,62%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.337,57
    +24,95 (+1,90%)
     
  • Oro

    2.395,80
    -2,20 (-0,09%)
     
  • EUR/USD

    1,0650
    +0,0003 (+0,03%)
     
  • S&P 500

    5.011,12
    -11,09 (-0,22%)
     
  • HANG SENG

    16.224,14
    -161,73 (-0,99%)
     
  • Euro Stoxx 50

    4.900,07
    -36,50 (-0,74%)
     
  • EUR/GBP

    0,8561
    +0,0005 (+0,06%)
     
  • EUR/CHF

    0,9668
    -0,0043 (-0,44%)
     
  • EUR/CAD

    1,4653
    +0,0002 (+0,02%)
     

La mafia che si ricicla nelle rinnovabili

Il maxi sequestro di oltre un miliardo e trecentomila euro di beni confiscati stamattina a Vito Nicastri, detto "il re delle rinnovabili", é solo una piccola vittoria che la Dia (Direzione Investigativa Antimafia) può affermare sul nuovo business della mafia e della criminalità organizzata in genere: le fonti rinnovabili.

Inizialmente poco considerato, negli ultimi dieci anni il boom delle fonti energetiche alternative ha fatto gola a tutti. Anche alla mafia, che ha subito visto in questo settore emergente un'opportunità per fare guadagni e contemporaneamente riciclare il denaro proveniente da traffici illeciti. Non più - o meglio non solo - l'ecomafia delle discariche abusive e dell'abusivismo edilizio, ma una vera e propria holding che investe in un settore pulito e proficuo. Rovinandolo e speculandoci su, attraverso un connubio pericoloso con la politica locale - e nazionale - con le banche, le società e le imprese di settore su tutto il territorio, dalla Lombardia alla Calabria, passando per Puglia, Sardegna, Sicilia e Lazio.

Un interesse milionario e losco denunciato già nel 2008 dal sostituto procuratore della Dna Alberto Cisterna: "In Calabria ci sono molte piccole centrali idroelettriche abbandonate dopo la nazionalizzazione o perché ritenute meno convenienti rispetto alle centrali termoelettriche. Ma ora, dopo le leggi che favoriscono e finanziano le energie rinnovabili, sono tornate convenienti e la ‘ndrangheta ci investe”. Ribadito anche un anno fa dall'allora vicedirettore generale di Banca d'Italia, Anna Maria Tarantola, precisando come i principali settori in cui la mafia predilige investire sono proprio lo smaltimento (illecito) dei rifiuti e la produzione di energia rinnovabile, solare ed eolica soprattutto.

E l'arresto di Nicastro ne é una evidente prova: le indagini si erano principalmente concentrate sulla realizzazione di numerosi parchi eolici per la produzione di energia tramite il vento, in Sicilia e non solo. Investendo denaro sporco, ma anche controllando, tramite il voto di scambio, le attività connesse alla realizzazione di questi progetti, come appalti, autorizzazioni e altri servizi pubblici. Affidando la realizzazione degli impianti a ditte di fiducia, colluse con la criminalità organizzata e deturpando il patrimonio paesaggistico del Paese, vittima di costruzioni approssimative che ignorano completamente un piano di regolamentazione per l'installazione di pannelli solari e pale eoliche.

Un affare, quello delle rinnovabili, che é stato sottratto dalla mafia alle Istituzioni, esasperandolo e macchiandolo. Un business che potrebbe portare all'Italia, vista la sua collocazione geografica, un ottimo profitto economico oltre che autonomia energetica verso i paesi fornitori. E' quanto emerge dall'amaro commento di Nicolò Marino, assessore siciliano all'Energia: “Le organizzazioni criminali hanno il permesso di fare affari, noi abbiamo perso un’opportunità di sviluppo per la nostra regione”.
Alla base di tutto c'é però un vuoto normativo nel settore, la mancanza di un Piano Energetico nazionale efficace, oltre che un iter autorizzativo lento, burocratico e lacunoso. Fattori che alimentano fenomeni di criminalità ed illegalità proprie del crimine organizzato.