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I migliori vini al mondo secondo Wine Spectator

I migliori vini al mondo secondo Wine Spectator

Il vino più buono del 2013 parla spagnolo. Lo ha deciso Wine Spectator, la rivista più autorevole del settore che ha svelato la sua classifica, giudicando il vino migliore dell'anno il Rioja Imperial Gran Reserva del 2004 di Cune, valutandolo con un punteggio di 95/100.

La lista è lunga e variegata - ben 100 sono i vini in classifica, valutati in base alla qualità, ma anche ad altri fattori come la disponibilità sul mercato e "l'entusiasmo", come scrivono i redattori del magazine - e tocca ogni continente, assaggiando vini delle migliori cantine di ogni regione del mondo.
E stavolta al top c'è la Spagna, con questo vino rosso - prezzato 63 dollari -  "fermo e un po' austero, dalla struttura solida ma fresco", con tannini che rilasciano sapori più variegati, dalla prugna al tabacco alla liquirizia.
Dal secondo posto fino al quinto si passa dalla Francia all'America, con il bordolese St.-Emilion 2010 di Château Canon-La Gaffelière, il Pinot Nero Willamette Valley Evenstad Reserve di Domaine Serene dell’Oregon e i californiani Hewitt Cabernet Sauvignon Rutherford e lo Chardonnay Napa Valley di Kongsgaard.

Nella top ten, l'unica posizione in cui si afferma l'Italia è  il sesto posto del Barolo Monprivato 2008 di Giuseppe Mascarello & Figlio, la cui recensione è notevole: un vino "fragrante, che offre sapori  floreali, di fragola, ciliegia, liquirizia e spezie, elegante e sottolineato da una forte vena minerale", oltre ad essere "estremamente fresco e di classe"
Bisogna scendere al sedicesimo posto per trovare un altro nettare tutto italiano, in una classifica in cui la scelta ricade ancora una volta sui vini toscani e piemontesi: c'è il Barolo Albe 2008 di G.D. Vajra, seguito dal  Chianti Classico 2010 di Poggerino al diciottesimo, il Bolgheri 2011 de Le Macchiole al ventunesimo e il Brunello di Montalcino Pertimali 2008 di Livio Sassetti al ventiquattresimo.
La particolarità di questa lunga lista è quella di includere ed apprezzare anche cantine poco conosciute, così nel caso dell'Italia, la classifica considera molte aziende vitivinicole di territori solitamente poco considerati, come Valtellina, Campania, Basilicata e Sicilia (con il Cerasuolo di Vittoria Classico 2010 di Cos), occupando in totale ben sedici posizioni su cento di vini nostrani.

A chiudere la top ten ritornano ancora una volta i vini francesi ed americani, con lo Châteauneuf-du-Pape Cuvée di Domaine du Pégaü del 2010, lo Châteauneuf-du-Pape 2010 di Château de Beaucastel e poi il californiano Cabernet Sauvignon Napa Valley, per finire con un Cabernet Sauvignon Columbia della Quilceda Creek dalla Columbia Valley, a Washington.

Fino alla quindicesima posizione, è ancora una volta l'America a dominare con le sue bottiglie più importanti, eccetto per la tredicesima posizione, dove troviamo il Porto, vino liquoroso del Portogallo, del Croft Vintage.
Una lista accurata di vini importanti, dai prezzi e dai sapori più svariati (il costo di una bottiglia va dai 10 ai 150 dollari).

Una nota di colore. In 84esima posizione troviamo il vino denominato "Jolie-Pitt & Perrin Côtes de Provence Rosé Miraval". Ebbene sì, è proprio quello della coppia di Hollywood. Nonostante la posizione, ha il primato di essere il primo rosé in classifica. Il Miraval è frutto della collaborazione dei "Brangelina" con l'enologo Marc Perrin. Pare che i due attori abbiano contribuito anche al design della bottiglia e dell'etichetta, che recita "imbottigliato dai Pitt-Jolie e dai Perrin". La prima fornitura del Miraval è andata letteralmente a ruba, esaurendo al suo esordio in sole 5 ore le 6000 bottiglie disponibili, grazie anche ad un prezzo abbordabile di 24 euro a bottiglia.