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La strana lettera che è arrivata a Bitcoin

Dura accusa alla Fondazione della moneta elettronica: trasferimento di denaro senza licenze

Bitcoin (Fotolia)

Trasferimento di denaro senza licenze e autorizzazioni”. E’ l’accusa, durissima, contenuta in una lettera arrivata alla Fondazione Bitcoin. Mittente: il California Department of Financial Institutions, organismo che supervisiona le banche, cooperative di credito e le altre organizzazioni finanziarie.

A rivelare l’invio della missiva, che ha anche carattere di “provvedimento di sospensione”, è stato Jon Matonis, editorialista di Forbes che tratta di questioni economiche e temi legati alle valute correlate al digitale. Matonis non è un personaggio qualsiasi, e la sua biografia parla chiaro: fa parte anche del Consiglio della Fondazione Bitcoin.

Le obiezioni mosse alla Fondazione Bitcoin sono piuttosto singolari, visto che vengono fatte a una realtà che, di trasferimento di denaro, non si occupa. O meglio, non dovrebbe farlo, avendo la funzione di “standardizzare, proteggere e promuovere l'utilizzo della moneta crittografica Bitcoin a beneficio degli utenti in tutto il mondo”. Ma l’ombra gettata dall’agenzia di controllo dello Stato della California sulla presunta “condotta illecita per il business della trasmissione di soldi” della Bitcoin, fa scalpore.

Ed è un fatto concreto, per di più argomentato in una missiva di undici pagine in cui si fa riferimento anche ai rischi che correrebbe la Fondazione Bitcoin se avesse infranto la legge: fino a 2.500 dollari al giorno per ogni violazione, oltre all’avvio di un procedimento penale. Le pene previste – secondo lo Statuto federale - sono molto pesanti: illeciti del genere sono punibili anche con cinque anni di carcere e sanzioni fino a 250.000 dollari.

Il California Department of Financial Institutions, si legge nella lettera, sarebbe “venuto a conoscenza che Bitcoin può essere impegnata in attività di trasferimento di denaro senza aver ottenuto la licenza o l’autorizzazione appropriata come richiede il Codice Finanziario della California”. L’invito, attraverso la lettera, è quindi a “desistere dal condurre l'attività di trasmissione di denaro in questo Stato. In caso contrario saranno intraprese azioni legali”.

Dopo le accuse, l’agenzia cita una lunga lista di articoli e codici che regolamentano il trasferimento di soldi, con relative pene per chi sgarra, e dà alla Fondazione un ultimatum: comunicare per iscritto entro 20 giorni dalla data di ricezione i provvedimenti che saranno presi per “conformarsi” all’avviso.