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Le vendite piramidali sono illegali, lo ribadisce la Corte di Cassazione

La catena di Sant'Antonio è un sistema di diffusione di un messaggio che induce chi lo riceve a riprodurlo e propagarlo a un certo numero di nuovi destinatari, per le finalità più svariate. Tra i meno giovani, molti avranno ricevuto in passato lettere che promettevano fortune incalcolabili a chi le avesse rispedite ad almeno altre tot persone e tragedie immonde a chi invece avesse avuto l'ardore di interrompere la catena. Oggi la corrispondenza cartacea è stata rimpiazzata dalle email e dai social network, ma il meccanismo non cambia.

Questo sistema, tradotto in campo commerciale, assume il nome di vendita (o marketing) piramidale ed è illegale in Italia dal 2005, grazie alla legge 173, che recita in proposito: "Sono vietate la promozione e la realizzazione di attività e di strutture di vendita nelle quali l'incentivo economico primario dei componenti la struttura si fonda sul mero reclutamento di nuovi soggetti piuttosto che sulla loro capacità di vendere o promuovere la vendita di beni o servizi determinati direttamente o attraverso altri componenti la struttura. È vietata, altresì, la promozione o l'organizzazione di tutte quelle operazioni, quali giochi, piani di sviluppo, "catene di Sant'Antonio", che configurano la possibilità di guadagno attraverso il puro e semplice reclutamento di altre persone e in cui il diritto a reclutare si trasferisce all'infinito previo il pagamento di un corrispettivo".

La tipica struttura di vendita piramidale prevede che i potenziali "investitori" vengano invitati a una riunione o un convegno in cui i vertici della società che organizza l'evento illustrano, spesso con supporti video e testimonianze costruite ad hoc, le infinite possibilità di arricchimento grazie a questa modalità di vendita. Il cui modello, ridotto all'osso, consiste nel pagare una certa quota a chi è al livello superiore della piramide, per entrare a farne parte (talvolta anche a fronte di un corrispettivo in beni o servizi il cui valore effettivo è però molto inferiore alla cifra investita) e poi, senza che sia necessaria alcuna competenza specifica, titolo o qualifica, cercare di reclutare un certo numero di nuovi adepti, sul cui coinvolgimento si guadagna una percentuale. Generalmente, chi sta ai vertici della struttura e ha organizzato il meccanismo, una volta guadagnata una cifra stabilita di denaro sparisce o pone la società stessa in liquidazione, per spostarsi da qualche altra parte. Quando questo avviene, le persone coinvolte nell'attività perdono il denaro investito, nella stragrande maggioranza dei casi. La vita media di queste strutture si aggira intorno ai due anni.

La riunione iniziale, generalmente utile a convincere e invogliare le persone a prendere parte all'iniziativa, può anche non avvenire o essere sostituita da un reclutamento via internet, più rapido e al passo con i tempi. È questo il caso che ha portato alla sentenza 37049/2012 della Corte di Cassazione, che, rifacendosi proprio alla legge 173/2005, ha confermato la condanna inflitta a una società operante attraverso un sito web, il cui modello di marketing è stato riconosciuto come riconducibile alla categoria delle vendite piramidali e delle catene di sant'Antonio. Con questo stesso tipo di accusa, rende noto l'Unione Nazionale Consumatori, sono state arrestate ieri quattro persone responsabili del servizio "The next world" (una sorta di social network) della società "Next Level Distribuzione srl", attività già segnalata all'Autorità Antitrust proprio dall'UNC già nel 2010.

Ma come fare a difendersi da queste truffe? Il consiglio può sembrare banale, ma è sempre quello di tenere gli occhi aperti e diffidare da chi promette facili e ingenti guadagni in tempi rapidi e senza, di fatto, saper fare niente in particolare, informarsi sempre al meglio sugli interlocutori in possibili affari e, qualora si pensi di essere stati vittima di un raggiro o di un tentativo in questo senso, rivolgersi alle autorità competenti, in virtù della normativa esistente in Italia.

Truffe sui prezzi esposti | Wall Street for dummies | Puntata 42 - Solo su Yahoo!