Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • Dow Jones

    37.775,38
    +22,07 (+0,06%)
     
  • Nasdaq

    15.601,50
    -81,87 (-0,52%)
     
  • Nikkei 225

    38.079,70
    +117,90 (+0,31%)
     
  • EUR/USD

    1,0647
    -0,0027 (-0,26%)
     
  • Bitcoin EUR

    59.612,65
    +2.050,16 (+3,56%)
     
  • CMC Crypto 200

    885,54
    0,00 (0,00%)
     
  • HANG SENG

    16.385,87
    +134,03 (+0,82%)
     
  • S&P 500

    5.011,12
    -11,09 (-0,22%)
     

Mercati con il fiato sospeso in attesa delle elezioni

L’avvicinarsi delle elezioni europee ha dominato la scena dei mercati finanziari nell’ultima settimana. I timori legati a una possibile affermazione dei partiti euroscettici hanno frenato, infatti, i tentativi di recupero dopo i cali delle settimane precedenti. Ora lo sguardo è tutto proiettato allo spoglio delle schede, in attesa di capire se il Vecchio Continente vorrà proseguire o meno nel processo di convergenza. Con la Bce chiamata a un nuovo sforzo per evitare che l’intera Eurozona finisca in recessione.

Pesano le cedole

La performance settimanale del Ftse Mib è risultata negativa per l’1,50%, un dato pressoché analogo al calo di lunedì, in realtà dovuto quasi interamente allo stacco delle cedole, fenomeno che ha interessato 19 titoli del principale listino su 40 totali. Il trend negativo, pur se con una contrazione marginale, è proseguito anche martedì, accompagnato dall’allargamento dello spread tra Btp e Bund è balzato fino a 186 punti base, per poi salire ulteriormente in alcune frazioni delle sedute successive.

La ripresa dell’1% di mercoledì ha fatto sperare in un ritorno alla crescita, ma il guadagno è stato riassorbito nella seduta di giovedì, con la chiusura di settimana in leggero terreno positivo.
Occhio alla volatilità

Con lo spoglio ancora in corso, lunedì sarà verosimilmente una giornata volatile per i mercati finanziari. Le Borse americane saranno chiuse per il Memorial Day, mentre il mercato inglese non sarà operativo per il Bank Holiday: così per Piazza Affari e gli altri listini del Vecchio Continente verrà a mancare un punto di riferimento. 
Quanto alle notizie macro, venerdì Standard Poor's ha promosso la Spagna, mentre Fitch ha alzato il rating della Grecia. Segno che lo scenario sta, seppur lentamente, migliorando. D’ora in avanti molto dipenderà dalla direzione che prenderà il processo di convergenza europea e dalle decisioni che vorrà assumere la Bce nella seduta del 5 giugno. Un suo intervento sotto forma di ulteriore taglio dei tassi e di finanziamento a tassi agevolati alle banche che sosterranno imprese e famiglie potrebbe consentire di sventare la spirale deflazionistica, che rischia di far precisare l’Europa in una lunga fase di stagnazione.