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Perquisita la banca che concesse un mutuo al padre di Renzi

(AGI) - Genova, 18 set. - La Procura di Genova ha indagato Tiziano Renzi, padre del premier Matteo Renzi, nell'ambito di una inchiesta per bancarotta fraudolenta in cui sono coinvolte altre due persone.
(AGI) - Genova, 18 set. - La Procura di Genova ha indagato Tiziano Renzi, padre del premier Matteo Renzi, nell'ambito di una inchiesta per bancarotta fraudolenta in cui sono coinvolte altre due persone.

Un signore con il cappello entra in Procura a Genova passando inosservato e con fare disinvolto. È successo tre settimane fa ma inizialmente nessuno si è accorto che si trattava di un uomo dal cognome pesante. Tiziano Renzi è stato convocato dal sostituto procuratore Marco Airoldi, in quanto principale indagato per bancarotta fraudolenta della società di famiglia, la Chill Post.

Assieme al suo avvocato il padre dell'attuale Premier, ha tenuto subito a precisare che suo figlio non c'entrava nulla con tutta quella vicenda.  Poi, con l'appoggio del legale, l’imprenditore toscano si è difeso in maniera precisa contestando le accuse. L'azienda di casa Renzi si occupava di distribuzione di giornali e di marketing editoriale, con sede propio nel capoluogo ligure.

L'attenzione degli inquirenti è stata richiamata in seguito a una cessione, nell’ottobre del 2010, del ramo d’azienda alla Chill Promozioni srl di Laura Bovoli, la mamma del primo Ministro. Una specie di regalo sottoforma di vendita, fra moglie e marito, per la cifra di 3.878 euro e 67 centesimi. La Chill Post, trasformata in bad company, sarebbe fallita di li a poco, lasciando un buco a bilancio di oltre 1 milione di euro. Le indagini della Procura hanno anche permesso di risalire a un mutuo, ottenuto dalla stessa azienda, pochi mesi prima della vendita sospetta. A rilasciare il finanziamento è stato il Credito Cooperativo di Pontassieve.

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Il mutuo di 496.717,65 euro pare essere stato garantito all'azienda, che sarebbe di li a poco fallita, dalla FidiToscana, sottoforma di sostegno alle imprese femminili. Lo stesso giorno in cui veniva interrogato Tiziano Renzi, la Guardia di Finanza ha perquisito la Banca di credito Cooperativo di Pontassieve, con lo scopo di acquisire documenti relativi alla concessione del mutuo e alle garanzie fidejussorie.