Yahoo Finanza Grecia, le immagini di un paese in agonia
1/22Crisi finanziaria in Grecia (Getty Images)
Un uomo chiede la carità sulla scalinata di Piazza Syntagma. A pochi metri da lui un cane randagio.
Questa immagine ambientata in una delle piazze più famose e importanti di Atene e dell'intera Grecia è uno spaccato eloquente della tragica situazione in cui versa il Paese.
Parlare di situazione critica è diventato ormai molto riduttivo. Il dramma è economico, ma soprattutto sociale, umanitario. Anche se all’origine non c’è stata una calamità naturale, il risultato e la dimensione di vita che si è creata, sono molto simili.![Poco importa alle centinaia di persone senza un tetto che la borsa, lo scorso anno, abbia fatto un balzo in avanti del 33%: la priorità è sopravvivere, e nella quotidianità, se mancano anche pochi euro per comprare il pane, percentuali e trend del mercato passano in secondo piano.<br> E sul muro del palazzo della banca centrale ellenica, "Bank of Greece" è stato corretto per protesta in "Bank of Berlin".]()
2/22Crisi in Grecia
Poco importa alle centinaia di persone senza un tetto che la borsa, lo scorso anno, abbia fatto un balzo in avanti del 33%: la priorità è sopravvivere, e nella quotidianità, se mancano anche pochi euro per comprare il pane, percentuali e trend del mercato passano in secondo piano.
E sul muro del palazzo della banca centrale ellenica, "Bank of Greece" è stato corretto per protesta in "Bank of Berlin".![L’esasperazione è alle stelle. Molti edifici sono sotto attacco: la crisi porta a un clima di tensione difficile tenere sotto controllo. Il malcontento è tanto e la protezione dei cosiddetti palazzi del potere è affidata a forze di sicurezza private, arrivate dagli Usa. Ma la tragedia sociale è in atto.]()
3/22Crisi in Grecia
L’esasperazione è alle stelle. Molti edifici sono sotto attacco: la crisi porta a un clima di tensione difficile tenere sotto controllo. Il malcontento è tanto e la protezione dei cosiddetti palazzi del potere è affidata a forze di sicurezza private, arrivate dagli Usa. Ma la tragedia sociale è in atto.![Dal 2005, l’acquisto dei generi alimentari ha subito una flessione del 15% e il potere di acquisto, già ridotto al minimo, per molti è vicino allo zero. Nei supermercati poi è facile anche incappare in situazioni paradossali come i prodotti che rimangono a scadere sugli scaffali mentre all'esterno c'è chi è costretto a rovistare fra i rifiuti.]()
4/22Crisi in Grecia
Dal 2005, l’acquisto dei generi alimentari ha subito una flessione del 15% e il potere di acquisto, già ridotto al minimo, per molti è vicino allo zero. Nei supermercati poi è facile anche incappare in situazioni paradossali come i prodotti che rimangono a scadere sugli scaffali mentre all'esterno c'è chi è costretto a rovistare fra i rifiuti.![Il crollo delle aziende è sotto gli occhi di tutti: le piccole e medie imprese che hanno chiuso nel 2011 sono state oltre 60mila. Lo stesso è previsto tirando le somme del 2012. Il dato è eclatante: ha portato, nell’ultimo anno, ben 320mila persone, contro 11 milioni di abitanti, a perdere il lavoro. <br>La gente non ha più soldi per sopravvivere, figuriamoci per spendere. Nella foto un negozio vittima della crisi svuota tutto per cessata attività.]()
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Il crollo delle aziende è sotto gli occhi di tutti: le piccole e medie imprese che hanno chiuso nel 2011 sono state oltre 60mila. Lo stesso è previsto tirando le somme del 2012. Il dato è eclatante: ha portato, nell’ultimo anno, ben 320mila persone, contro 11 milioni di abitanti, a perdere il lavoro.
La gente non ha più soldi per sopravvivere, figuriamoci per spendere. Nella foto un negozio vittima della crisi svuota tutto per cessata attività.![I numeri rispecchiano il dramma. Il Pil, dal 2009, è sceso da 211 a 171 miliardi di euro facendo registrare con un calo del 19% in termini complessivi. E’ tra i dati peggiori di sempre. Perfino di quello dell’Argentina dopo il default del 2001. La situazione è paragonabile a quella degli Usa e della Germania durante la grande depressione degli anni ‘30.]()
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I numeri rispecchiano il dramma. Il Pil, dal 2009, è sceso da 211 a 171 miliardi di euro facendo registrare con un calo del 19% in termini complessivi. E’ tra i dati peggiori di sempre. Perfino di quello dell’Argentina dopo il default del 2001. La situazione è paragonabile a quella degli Usa e della Germania durante la grande depressione degli anni ‘30.![Il lavoro non c’è e i giovani sono la categoria più colpita. La disoccupazione ha sfiorato il 27% contro l’11% dell’area Euro. Quella che riguarda chi si affaccia nel mondo del lavoro per la prima volta, poi, ha superato il 60%. <br> Chi un lavoro ce l’ha non riesce più ad arrivare a fine mese. L’austerity ha fatto registrare un calo anche del 40% degli stipendi e si parla di cifre irrisorie: la media di guadagno è di circa 4-500 euro al mese. <br> Le proteste e gli scioperi generali, come quello immortalato nella foto, sono quasi una consuetudine.]()
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Il lavoro non c’è e i giovani sono la categoria più colpita. La disoccupazione ha sfiorato il 27% contro l’11% dell’area Euro. Quella che riguarda chi si affaccia nel mondo del lavoro per la prima volta, poi, ha superato il 60%.
Chi un lavoro ce l’ha non riesce più ad arrivare a fine mese. L’austerity ha fatto registrare un calo anche del 40% degli stipendi e si parla di cifre irrisorie: la media di guadagno è di circa 4-500 euro al mese.
Le proteste e gli scioperi generali, come quello immortalato nella foto, sono quasi una consuetudine.![La Troika spinge per 25mila licenziamenti nel settore pubblico. E’ quanto emerso dopo l’incontro tra il ministro delle Finanze Yannis Stournaras e i rappresentanti della troika, che hanno avuto anche un confronto serrato con il ministro della Riforma Amministrativa Antonis Manitakis. Secondo il quotidiano Kathimerini, i funzionari dei creditori internazionali hanno esaminato il capitolo di una eventuale riforma del settore pubblico con una condicio sine qua non per il rilascio della nuova tranche di aiuti: la messa in mobilità di 25mila dipendenti del comparto statale.<br> In questa foto il nome "Bank of Greece" è stato cancellato. Sotto è comparsa la scritta "qui ci sono i ladri".]()
8/22Crisi in Grecia
La Troika spinge per 25mila licenziamenti nel settore pubblico. E’ quanto emerso dopo l’incontro tra il ministro delle Finanze Yannis Stournaras e i rappresentanti della troika, che hanno avuto anche un confronto serrato con il ministro della Riforma Amministrativa Antonis Manitakis. Secondo il quotidiano Kathimerini, i funzionari dei creditori internazionali hanno esaminato il capitolo di una eventuale riforma del settore pubblico con una condicio sine qua non per il rilascio della nuova tranche di aiuti: la messa in mobilità di 25mila dipendenti del comparto statale.
In questa foto il nome "Bank of Greece" è stato cancellato. Sotto è comparsa la scritta "qui ci sono i ladri".![Le pensioni sono state tagliate di oltre il 20% e con la poca assistenza gli anziani sono una delle categorie che ha subito le maggiori ripercussioni. Finendo nel calderone di quel 40% della popolazione che ha varcato la cosiddetta “soglia di povertà”. <br> Nella foto un'anziana costretta a girare per le strade di Atene coprendosi il volto per proteggersi dal gas lacrimogeno lanciato poco prima dalle forze dell'ordine in tenuta anti-sommossa.]()
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Le pensioni sono state tagliate di oltre il 20% e con la poca assistenza gli anziani sono una delle categorie che ha subito le maggiori ripercussioni. Finendo nel calderone di quel 40% della popolazione che ha varcato la cosiddetta “soglia di povertà”.
Nella foto un'anziana costretta a girare per le strade di Atene coprendosi il volto per proteggersi dal gas lacrimogeno lanciato poco prima dalle forze dell'ordine in tenuta anti-sommossa.![La vita di tutti i giorni è segnata dalla crisi: l’indigenza è palpabile nella quotidianità. C’è chi non riesce a procurarsi un pasto, non ha riscaldamento e perfino a volte acqua ed elettricità. Per non parlare delle spese legate agli imprevisti e alle emergenze, impossibili da sostenere. <br> In tutto il Paese è possibile imbattersi in edifici lasciati incompiuti a causa della crisi.]()
10/22Crisi in Grecia
La vita di tutti i giorni è segnata dalla crisi: l’indigenza è palpabile nella quotidianità. C’è chi non riesce a procurarsi un pasto, non ha riscaldamento e perfino a volte acqua ed elettricità. Per non parlare delle spese legate agli imprevisti e alle emergenze, impossibili da sostenere.
In tutto il Paese è possibile imbattersi in edifici lasciati incompiuti a causa della crisi.![Sono le lunghe file alle mense per i poveri, gli svenimenti e le malattie causate dalla malnutrizione, i costanti ricoveri, anche dei più piccoli. Nikitas Kanakis, presidente di Médecins du Monde Grecia, ha dichiarato che “su 40 bambini trattati dal pediatra della struttura di Atene nel corso delle ultime 2 settimane, 23 presentavano segni evidenti di malnutrizione”. <br>Si registra un incremento di patologie tipiche delle società sottosviluppate. Si parla di malattie come la sifilide, infezioni della pelle, epatiti e Hiv. <br>La street art racconta la crisi della Grecia sui muri di Atene. La scritta recita "Senza speranza".]()
11/22Crisi finanziaria in Grecia (Getty Images)
Sono le lunghe file alle mense per i poveri, gli svenimenti e le malattie causate dalla malnutrizione, i costanti ricoveri, anche dei più piccoli. Nikitas Kanakis, presidente di Médecins du Monde Grecia, ha dichiarato che “su 40 bambini trattati dal pediatra della struttura di Atene nel corso delle ultime 2 settimane, 23 presentavano segni evidenti di malnutrizione”.
Si registra un incremento di patologie tipiche delle società sottosviluppate. Si parla di malattie come la sifilide, infezioni della pelle, epatiti e Hiv.
La street art racconta la crisi della Grecia sui muri di Atene. La scritta recita "Senza speranza".![Tra le vittime di questa crisi anche le già limitate foreste della Grecia. Nella foto un dipendente comunale controlla sul monte Egaleo, vicino ad Atene, i danni causati alla vegetazione dal disboscamento illegale. La povertà ha spinto molti greci, impossibilitati a pagare le spese del riscaldamento, a bruciare alberi e vecchi mobili.]()
12/22Crisi in Grecia
Tra le vittime di questa crisi anche le già limitate foreste della Grecia. Nella foto un dipendente comunale controlla sul monte Egaleo, vicino ad Atene, i danni causati alla vegetazione dal disboscamento illegale. La povertà ha spinto molti greci, impossibilitati a pagare le spese del riscaldamento, a bruciare alberi e vecchi mobili.![Il fumo esce da un camino della zona sud di Atene. I tagli ai salari e alle pensioni, la disoccupazione e il caro-vita hanno reso insostenibile per molte famiglie cittadine l'utilizzo del riscaldamento a petrolio. In molti si sono visti costretti a riscaldarsi come potevano, anche usando vecchi mobili e prodotti che sprigionano fumi tossici. Il risultato è che l'inquinamento dell'aria ha raggiunto livelli di allarme, mentre cresce il disboscamento illegale delle foreste.]()
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Il fumo esce da un camino della zona sud di Atene. I tagli ai salari e alle pensioni, la disoccupazione e il caro-vita hanno reso insostenibile per molte famiglie cittadine l'utilizzo del riscaldamento a petrolio. In molti si sono visti costretti a riscaldarsi come potevano, anche usando vecchi mobili e prodotti che sprigionano fumi tossici. Il risultato è che l'inquinamento dell'aria ha raggiunto livelli di allarme, mentre cresce il disboscamento illegale delle foreste.![A resistere, sebbene con difficoltà, sono alcuni contadini che hanno pensato all’auto sostentamento con la distribuzione gratuita di frutta e verdura che altrimenti andrebbe al macero. Molte le code che si formano davanti ai campi e alle piccole aziende che tendono una mano alle famiglie. A volte l’attesa dura anche ore per un cesto di frutta e verdura.]()
14/22Crisi in Grecia
A resistere, sebbene con difficoltà, sono alcuni contadini che hanno pensato all’auto sostentamento con la distribuzione gratuita di frutta e verdura che altrimenti andrebbe al macero. Molte le code che si formano davanti ai campi e alle piccole aziende che tendono una mano alle famiglie. A volte l’attesa dura anche ore per un cesto di frutta e verdura.![La Grecia ha collocato a marzo 2013 titoli a 6 mesi (26 settimane) per 1,138 miliardi di euro. Lo ha comunicato l'agenzia del debito greca, la Pdma, spiegando che l'emissione andrà a rifinanziare una precedente emissione a breve. In asta il rendimento dei bond semestrali si è attestato al 4,25%, appena sotto il 4,27% del precedente collocamento.]()
15/22Crisi in Grecia
La Grecia ha collocato a marzo 2013 titoli a 6 mesi (26 settimane) per 1,138 miliardi di euro. Lo ha comunicato l'agenzia del debito greca, la Pdma, spiegando che l'emissione andrà a rifinanziare una precedente emissione a breve. In asta il rendimento dei bond semestrali si è attestato al 4,25%, appena sotto il 4,27% del precedente collocamento.![Il tutto mentre si rafforza la presenza del partito neonazista Alba Dorata (alle elezioni dello scorso giugno ha conquistato il 6,9% dei consensi) che ha annunciato di voler creare asili nido privati per i bambini greci. Il motivo? La sinistra avrebbe favorito l’insegnamento di una versione alterata della storia del Paese.]()
16/22Crisi in Grecia
Il tutto mentre si rafforza la presenza del partito neonazista Alba Dorata (alle elezioni dello scorso giugno ha conquistato il 6,9% dei consensi) che ha annunciato di voler creare asili nido privati per i bambini greci. Il motivo? La sinistra avrebbe favorito l’insegnamento di una versione alterata della storia del Paese.![Il settimanale Epikaira ha cercato di tracciare l'identikit dei senzatetto greci. Molti di loro sono persone di <b>cultura medio alta</b> e di età compresa fra i 30 e i 45 anni; avevano casa e lavoro ma hanno <b>perso tutto per colpa della crisi</b>. Non mancano neppure negozianti falliti a causa del crollo dei consumi e dipendenti licenziati a un passo dalla pensione.]()
17/22Crisi finanziaria in Grecia (Getty Images)
Il settimanale Epikaira ha cercato di tracciare l'identikit dei senzatetto greci. Molti di loro sono persone di cultura medio alta e di età compresa fra i 30 e i 45 anni; avevano casa e lavoro ma hanno perso tutto per colpa della crisi. Non mancano neppure negozianti falliti a causa del crollo dei consumi e dipendenti licenziati a un passo dalla pensione.![Atene, 17 novembre 2011. La polizia lancia fumogeni per disperdere la folla che manifesta contro le misure di austerità imposte dal Governo]()
18/22Crisi finanziaria in Grecia (Getty Images)
Atene, 17 novembre 2011. La polizia lancia fumogeni per disperdere la folla che manifesta contro le misure di austerità imposte dal Governo![Edifici mai completati a causa della crisi in un quartiere di Atene]()
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Edifici mai completati a causa della crisi in un quartiere di Atene![La crisi economica e le misure di austerità causano tensioni sociali.<br> E' il 17 novembre 2011 e le strane di Atene sono di nuovo in fiamme]()
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La crisi economica e le misure di austerità causano tensioni sociali.
E' il 17 novembre 2011 e le strane di Atene sono di nuovo in fiamme![A febbraio 2012 l'Elstat ha segnalato che il numero dei disoccupati in Grecia ha oltrepassato per la prima volta il milione di unità su una popolazione di 11 milioni. <br> Nella foto un senzatetto dorme vicino a un negozio abbandonato]()
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A febbraio 2012 l'Elstat ha segnalato che il numero dei disoccupati in Grecia ha oltrepassato per la prima volta il milione di unità su una popolazione di 11 milioni.
Nella foto un senzatetto dorme vicino a un negozio abbandonato![Atene, 20 ottobre 2011: l'ennesima protesta scatenata da un nuovo pacchetto di misure di austerità]()
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Atene, 20 ottobre 2011: l'ennesima protesta scatenata da un nuovo pacchetto di misure di austerità
In Grecia la situazione è disperata. Di quelle che non si aggiustano facilmente. E i numeri fotografano solo in parte i drammi di tutti i giorni, le ripercussioni della gente sui tagli alla spesa sociale e il peso delle tasse che sì, risanano a piccole gocce il deficit - dal 15,6 % del Pil del 2009 sarebbe sceso al 7% nel 2012 – ma che non danno ossigeno ai cittadini. Né sfamano chi è costretto a scontrarsi ogni giorno con la depressione del Paese, chi non riesce a lavorare, a pagare la luce, il gas. E perfino a curarsi. Le famiglie elleniche, la crisi, la vivono sulla loro pelle.
Lontano dalle rassicuranti immagini delle sedi istituzionali europee, questo è quello che accade nelle strade e nelle città della Grecia.
