La top 10 dei paradisi fiscali

1 Bermuda Al primo posto tra gli Stati più convenienti ci sono le Bermuda, dove secondo l’Oxfam vengono generati 80 miliardi di dollari di profitti da parte delle grandi società Usa.

2 Isole Cayman Un classico quando si parla di paradisi fiscali sono le Isole Cayman, dove secondo il rapporto Oxfam vi sono ben sedici controllate dalle cinque principali banche francesi, che però alle Cayman non hanno neppure un ufficio.

3 Paesi Bassi In Europa il Paese più conveniente per chi vuole eludere il fisco e pagare poco o niente sono i Paesi Bassi. Secondo l’Oxfam questi paradisi fiscali “sono tra i principali responsabili a livello globale della dilagante corsa al ribasso sulla tassazione degli utili d'impresa”.

4 Svizzera Ancora Europa appena fuori dal poco rispettabile podio. Al quarto posto, infatti, si piazza la Svizzera, ritenuto l’emblema dei paradisi fiscali nel Vecchio Continente. Secondo l’Oxfam “l’elusione fiscale delle multinazionali sottrae 100 miliardi di dollari all’anno ai bilanci dei Paesi più poveri”.

A panoramic view (from left to right) of Marina Bay Sands, Marina Bay Financial Center, the Central Business District and the new epdestrian bridge next to Esplanade Bridge.

6 Irlanda Balzata negli ultimi anni agli onori delle cronache proprio per l’aggressiva politica fiscale atta ad attirare capitali esteri è l’Irlanda, che come dice Oxfam “L'Irlanda si è distinta per aver concluso un accordo con Apple in base al quale il gigante di Cupertino ha potuto versare nel Paese un'aliquota effettiva pari allo 0,005%”.

7 Lussemburgo Ancora in Europa, un altro Paese che fa subito pensare alle banche e ai capitali esteri è il Lussemburgo che si piazza al settimo posto. E per l’Oxfam “i paradisi fiscali aiutano le multinazionali a sottrarre risorse alle casse degli Stati, contribuendo a generare e rafforzare sistemi economici fondati sulla disuguaglianza”.

8 Curaçao Si trova nel Mar dei Caraibi meridionale, di fronte alle coste del Venezuela, ma Curaçao fa parte del Regno dei Paesi Bassi e, dunque, è strettamente legato al Paese che si è classificato al terzo posto, confermando come l’impostazione fiscale del Regno è ben chiaro.

9 Hong Kong Secondo l’Oxfam la blacklist dei paradisi fiscali non dev’essere stilata solo considerando la mancanza di trasparenza finanziaria o attività illegali, ma anche prendendo in considerazione anche pratiche fiscali nocive adottate, inclusa l'aliquota fiscale nulla sui redditi delle imprese non residenti.

10 Cipro Chiude la top 10 il quinto Stato europeo, una situazione che ha portato l’Oxfam a suggerire un potenziamento a livello Ue delle norme relative alle società controllate estere sulla tassazione nei paesi dell'Unione dei redditi delle multinazionali residenti realizzati nei paradisi fiscali.