Le ricostruzioni facciali di alcuni personaggi storici

Il busto ricostruito del poeta Dante Alighieri nel campus dell'Università di Bologna, nel 2007. Gli scienziati hanno realizzato una ricostruzione del volto di Dante 700 anni dopo la sua morte, e hanno avuto alcune sorprese, in particolare sulla forma del suo naso aquilino. (REUTERS/Marco Bucco)

La ricostruzione del volto di Dante. (REUTERS/Marco Bucco)

Nel 2012, lo scheletro del Re Riccardo III fu trovato sotto un parcheggio a Leicester, in Inghilterra, nel luogo in cui nel 1485 fu sepolto frettolosamente dopo essere morto in battaglia. La ricostruzione mostra un giovane uomo di 32 anni con un volto gentile. Non assomiglia all'assassino di bambini ritratto da Shakespeare. Lo scheletro aveva una colonna vertebrale curva, quindi aveva una gobba. (REUTERS/Andrew Winning)

La ricostruzione facciale del Re Riccardo III viene mostrata durante una conferenza stampa a Londra nel 2013. La ricostruzione è basata su una scansione CT dei resti umani ritrovati sotto un parcheggio a Leicester che sono stati attribuiti all'ultimo monarca dei Plantegeneti della Gran Bretagna, che fu ucciso durante la battaglia di Bosworth nel 1485. (REUTERS/Andrew Winning)

Johann Sebastian Bach (1685 – 1750) fu un compositore e musicista del periodo barocco, ed è considerato uno dei compositori più grandi di sempre. L'antropologa scozzese Caroline Wilkinson ha preso le misure delle ossa del volto per ricreare un'immagine in 3D (REUTERS/Johannes Eisele)

Una ricostruzione del busto del compositore tedesco Johann Sebastian Bach durante una conferenza stampa a Berlino nel 2008. Si tratta della prima rappresentazione del compositore del diciannovesimo secolo, realizzata digitalmente sulla base del cranio e della modellazione a computer (REUTERS/Johannes Eisele).

Un maschera funeraria attribuita al drammaturgo inglese William Shakespeare (1566 - 1616) fu trovata dal Dottor Ludwig Becker in Mainz nel 1849. La maschera fu collegata a Shakespeare per la datazione, che coincideva con il 1616, e per la somiglianza allo scrittore. (Photo by Hulton Archive/Getty Images)

Secondo un'altra teoria, la maschera dovrebbe essere invece quella del poeta inglese Ben Johnson. (Photo by Fritz Eschen/ullstein bild via Getty Images)

A sinistra, il cranio del re francese Enrico IV (1553-1610), e a destra, la ricostruzione del suo volto, mostrate durante una conferenza stampa a Parigi nel 2013. (LOIC VENANCE/AFP/Getty Images)

Questa ricostruzione fu realizzata tre anni dopo che un gruppo di scienziati forensi avevano identificato il cranio del re, che fu assassinato all'età di 57 anni nel 1610, da un fanatico. Gli scienziati, capitanati da Philippe Charlier, hanno trovato un profilo genetico comune tra la testa mummificata di Enrico IV e il sangue del suo discendente, Luigi XVI. (LOIC VENANCE/AFP/Getty Images)

Il faraone Tutankhamon, il cui famoso sarcofago ha viaggiato molto più di quanto il "ragazzo re" abbia fatto nella sua vita di soli 19 anni, aveva problemi ai denti, un mento sfuggente e un naso acuto, secondo i rendering 3D della sua mummia. Il corpo di Tut aveva una gamba rotta, a indicare che potrebbe essere morto cadendo da un cavallo o un carro (BBC).

Copernico fu uno dei più brillanti matematici e astronomi del Rinascimento. Formulò un modello dell'universo che posizionava il Sole al centro dell'universo (invece della Terra). Morì a 70 anni. Una squadra di forensi polacchi ha ricostruito il suo volto dai suoi resti.

Aiutati dalla tecnologia 3D interattiva e software di simulazione del Liverpool John Moores University’s Face Lab si è riusciti a fare un modello 3D ricostruito nel 2016. Secondo l'antropologa facciale Caroline Wilkinson, il progetto fu basato su "materiale osseo e storico".

Gli scienziati hanno usato la maschera funeraria di Robespierre e documenti storici sulla sua salute fisica per ricostruire il suo volto. Ecco il risultato. Il protagonista di spicco della Rivoluzione Francese e del Regime del Terrore aveva problemi di vista, sangue dal naso, itterizia, astenia, ulcere alla gamba ricorrente e malattie cutanee frequenti associate a cicatrici e ad una precedente infezione di vaiolo. Aveva anche spasmi permanenti agli occhi e alla bocca, i cui sintomi peggiorarono tra il 1790 e il 1794. Il giorno prima della sua decapitazione, Robespierre soffrì di una ferita da arma da fuoco alla mascella.