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“Garella è il più forte portiere del mondo. Senza mani, però”. Con questa frase Gianni Agnelli descrive colui che è stato soprannominato come un supereroe, “Garellik”. Torinese, nato il 12 maggio del 1955, Claudio Garella diventa famoso per la tendenza a parare la palla con ogni parte del corpo, in uno stile tutto suo. Cresce nel vivaio del Torino e proprio con la maglia granata debutta in Serie A nel campionato 1972-1973. Passa poi due stagioni al Casale, prima in Serie D, poi in C. Qui riesce persino a realizzare un gol tirando un calcio di rigore. Dopo un anno al Novara torna in Serie A per difendere la porta della Lazio, poi ancora in B con la Sampdoria. Il suo nome, però, rimane per sempre legato a due maglie: Verona e Napoli. Arriva in Veneto nel 1981, ottiene la promozione in Serie A e nella stagione 1984-85 vince uno storico scudetto per l’Hellas. Nel 1986 passa al Napoli e anche lì, grazie alle giocate di Diego Armando Maradona, si laurea campione d’Italia vincendo il campionato 1986/87. Le sue ultime esperienze da portiere sono all’Udinese e all’Avellino. Si ritira nel 1991. Appesi i guanti al chiodo diventa prima allenatore poi dirigente senza grandi fortune. Il 12 agosto 2022 si spegne all’età di 67 anni per problemi cardiaci in seguito a un intervento chirurgico. Lascia la moglie Laura e le figlie Claudia e Chantal nate nel 1975 e nel 1985.