Come funziona la sanità nel mondo

Paese che vai, sanità che trovi.
Spesso ci troviamo a confrontare l’Italia con il resto del mondo per valutarne l’efficienza, la convenienza e la qualità dei servizi. Autostrade, scuole e soprattutto sanità. Perché il capitolo salute è quello che sta più a cuore ai cittadini, ma anche quello che può incidere maggiormente nel bilancio familiare (basta pensare al conto del dentista…). In Italia, lo sappiamo, l’assistenza sanitaria è un diritto di tutti: pediatra e medico di base, cure ospedaliere, pronto soccorso, esami diagnostici e di laboratorio. Tutto gratuito o quasi, visto che viene applicato un ticket (proporzionale al reddito) su medicinali ed esami e si pagano le tasse per sostenere, tra le altre spese dello Stato e delle regioni, anche il sistema sanitario.
Nessuno però resta senza cure fondamentali se non ha un reddito: le cure ospedaliere e l’assistenza medica, infatti, sono garantite e a tutti gratuitamente, così come sono gratis medicinali e accertamenti per i malati cronici (per esempio i diabetici). Ma cosa accade negli altri Paesi?

Germania.
Dal 2008 è obbligatorio per tutti i residenti avere un’assicurazione sanitaria pubblica (Krankenkasse) o privata: per i lavoratori dipendenti l’assicurazione è pagata in parte dal datore di lavoro.
Questi contributi permettono di coprire le spese per disoccupati, bambini e categorie svantaggiate.
I liberi professionisti, invece, devono iscriversi e pagare la quota minima di 147 euro al mese.
La protezione sociale (Sozialversicherung) copre, attraverso circa 1.200 fondi pubblici o casse malattia (Krankenkassen), il 90% della popolazione; un ulteriore 2,4% (prevalentemente dipendenti pubblici) fruisce di una copertura di natura comunque statale. Alla protezione sociale si accede attraverso il versamento di contributi sociali, obbligatori per i soggetti con un reddito inferiore a una determinata soglia e facoltativi per quelli con un reddito superiore. L’aliquota varia in relazione al reddito medio e al rischio sanitario medio delle persone appartenenti al fondo in questione. Tali fondi sono enti autonomi senza finalità di lucro, gestiti da rappresentanti dei lavoratori e da datori di lavoro. I dipendenti con uno stipendio annuale sopra i 47.250 € possono scegliere una cassa privata al posto della cassa pubblica.

Francia.
Il sistema sanitario francese prevede che il 75% della spesa sia sostenuto dalla sècuritè sociale, mentre il restante 25 % della spesa è a carico delle famiglie che possono sottoscrivere assicurazioni con società private o mutue. Inoltre, la securitè sociale concorda periodicamente con le associazioni di categoria i tariffari dei medici.
La libera consultazione di un professionista prevede l’anticipo delle spese: il malato paga le cure e il professionista nel campo medico gli rilascia un foglio di cure per il rimborso (accordi nazionali o locali permettono a volte l'esenzione dal pagamento dell'anticipo delle spese, soprattutto in caso di ricovero ospedaliero).
La Securitè Sociale è articolata in vari fondi malattia, i regimes, ciascuno dei quali è collegato a una specifica categoria di lavoratori: l’adesione è obbligatoria e comporta il pagamento, da parte sia del lavoratore, sia del datore di lavoro, di un contributo commisurato al reddito. Il versamento di tale contributo garantisce il rimborso (totale o parziale a seconda dei casi) delle spese sanitarie sostenute non solo al lavoratore, ma anche ai familiari a carico, ai pensionati e ai disoccupati.

Gran Bretagna.
L’ente che si occupa dell’assistenza pubblica in Inghilterra si chiama NHS, acronimo di National Health Services (Servizi Sanitari Nazionali). I servizi forniti dall’ NHS comprendono ospedali, medici di famiglia, specialisti, dentisti, farmacisti, ottici ed il servizio di ambulanza: sono gratuiti i servizi come il trattamento ospedaliero, il trasporto in ambulanza e i consulti medici.
Invece si pagano prescrizioni, oculista e occhiali, trattamenti dentistici (a meno che non si abbia l’esenzione).
Il punto dolente di questo sistema è dato dalle liste di attesa, molto più lunghe che in passato, dallo standard di alcuni ospedali: per questo molti inglesi con reddito più elevato preferiscono ricorrere a un’assicurazione privata, offerta anche da alcuni contratti di lavoro. Il sistema Nhs è riservato comunque a tutti i residenti, a chi ha un permesso di lavoro, studenti anche stranieri (purché frequentino un corso che duri più di 6 mesi) e ai cittadini europei.

Stati Uniti.
Guardando fuori dall’Europa il sistema sanitario più conosciuto è quello americano. In parte modificato dalla riforma Obama del 2010, il sistema sanitario americano è sicuramente uno dei più costosi per i cittadini.
Ogni cittadino infatti paga le proprie spese mediche, comprese le degenze in ospedale e i costi sono molto alti: possono raggiungere anche i 500 dollari a visita.
Esistono però dei programmi assistenziali pubblici: i principali sono Medicare e Medicaid. Medicare è il programma nazionale di assistenza agli anziani (ultrasessantacinquenni), indipendente dal reddito, mentre Medicaid è un programma gestito dai singoli Stati (con un contributo federale che copre il 60% delle spese) e rivolto ad alcune fasce di popolazione a basso reddito (famiglie con bambini, donne in gravidanza, anziani e disabili).
In alcuni stati esiste anche il programma State Children’s health insurance program per i bambini delle famiglie a basso reddito che già non usufruiscono del Medicaid. Le assicurazioni private sono spesso pagate (almeno in parte) dal datore di lavoro: il premio annuale medio per un’assicurazione legata al posto di lavoro, per una famiglia, è di oltre 12.000 dollari.

Lussemburgo.
Il servizio sanitario lussemburghese prevede l’iscrizione obbligatoria ad una caisse malattie (cassa malattia) per chiunque svolga un’attività lavorativa in Lussemburgo. Il sistema è quello dell’assistenza indiretta, per cui il malato paga direttamente la prestazione per essere rimborsato in seguito. In genere sono rimborsati al 100% i costi di analisi, ricoveri, interventi chirurgici, visite mediche generali e specialistiche, protesi dentarie, occhiali e molte categorie di medicinali. Per certi interventi è però necessario domandare alla propria cassa un’autorizzazione preventiva.
Il Ministero della sicurezza sociale fornisce informazioni di carattere generale in materia, mentre le informazioni riguardanti l’iscrizione e i pagamenti possono venire richieste al Centre Commun de la Sécurité Sociale (Centro comune di sicurezza sociale).

Paesi Bassi
. Non è il Governo a gestire il sistema sanitario, ma i privati. Da parte sua, però, il Governo è responsabile dell’accessibilità ai servizi e della qualità del sistema sanitario stesso.
Dal gennaio 2006 è entrato in vigore un nuovo sistema di assicurazione sanitaria: chi è residente o paga una tassa sul reddito in Olanda deve acquistare obbligatoriamente un’assicurazione sanitaria che può essere di base o con più servizi inclusi. Il pacchetto base, il cui costo è di circa 95 euro al mese, è stabilito dal Governo e deve essere offerto dalle compagnie assicuratrici a chiunque lo richieda, indipendentemente da età o reddito. Questo pacchetto comprende: cure mediche (incluso il medico di famiglia, ospedali, medici specialistici e ostetriche), ricovero ospedaliero, cure dentistiche (fino a 18 anni, dopo la maggiore età si è coperti solo per cure dentistiche specialistiche e protesi dentarie), cure prenatali, cure paramediche, trasporto pazienti in ambulanza, medicinali di base. Si può anche decidere di comprare un’assicurazione addizionale per circostanze non incluse nel pacchetto base ma, in questo caso, le compagnie assicurative possono rifiutare la candidatura e hanno il diritto di determinare il prezzo. Inoltre si paga un contributo supplementare basato sul reddito (con un tasso del 6,5% fino a 30.000 euro annui; 4,4% per i liberi professionisti). Non pagano i minori di 18 anni.

Spagna.
In Spagna il sistema sanitario è praticamente tutto pubblico. I cittadini scelgono il proprio medico di famiglia, attraverso il quale ottengono accesso al resto del sistema (prestazioni specialistiche, esami diagnostici, etc.): generalmente non ci sono spese extra da pagare dato che è il sistema sanitario nazionale a coprirle.
Unica eccezione sono dentista e oculista, da pagare privatamente. Secondo le ultime stime circa il 15% della popolazione possiede un’assicurazione medica privata: le compagnie hanno le proprie reti ospedaliere, cliniche e laboratori, per i quali gli assicurati non devono aspettare molto per essere visitati (anche in Spagna il problema è quello delle liste di attesa) oppure rimborsano l’80% della fattura richiesta da altri medici non in convenzione con la compagnia. Le compagnie di assicurazione private più importanti sono Adeslas, Asisa y Sanitas.
Il sistema sanitario pubblico è gratuito, mentre un’assicurazione privata costa dai 60 ai 100 euro al mese per persona (dipende dall’età), ma molte aziende la forniscono gratuitamente a tutta la famiglia del dipendente nel contratto di lavoro.

Svezia
. La Svezia ha un sistema sanitario con servizi sono accessibili a chiunque. Il Consiglio di Contea è l’organo maggiormente responsabile di tali servizi sia per quanto riguarda l’aspetto organizzativo che per quello economico poiché impone tasse per incrementare le necessarie risorse finanziarie.
I cittadini pagano i farmaci entro un certo tetto, se è necessaria una spesa maggiore vengono erogati dei sussidi, quindi, esiste un limite annuale di spesa farmaceutica oltre il quale la persona non dovrà mai pagare.