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Sanremo, le pagelle della serata finale

  • <p>Energici e prorompenti, i Maneskin danno una scossa alla competizione. In quanto a vitalità non sono secondi a nessuno e infatti hanno - letteralmente - vinto loro. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
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    Maneskin - VOTO 8

    Energici e prorompenti, i Maneskin danno una scossa alla competizione. In quanto a vitalità non sono secondi a nessuno e infatti hanno - letteralmente - vinto loro. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)

  • <p>L’alchimia tra Francesca Michielin e Fedez non funziona: nonostante la grinta prorompente della cantante, il rapper non si sbottona. Unica nota positiva: Amadeus sceglie per la prima volta di regalare un mazzo di fiori a entrambi. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
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    Francesca Michielin e Fedez - VOTO 7

    L’alchimia tra Francesca Michielin e Fedez non funziona: nonostante la grinta prorompente della cantante, il rapper non si sbottona. Unica nota positiva: Amadeus sceglie per la prima volta di regalare un mazzo di fiori a entrambi. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)

  • <p>La performance di Ermal Meta, che per la prima volta si esibisce non a notte fonda, è calma e profonda come il testo della sua canzone. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
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    Ermal Meta - VOTO 7,5

    La performance di Ermal Meta, che per la prima volta si esibisce non a notte fonda, è calma e profonda come il testo della sua canzone. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)

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  • <p>Con un rap pulito e mai scontato, il flow di Willie Peyote conquista un’ampia fetta di pubblico. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
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    Willie Peyote - VOTO 7

    Con un rap pulito e mai scontato, il flow di Willie Peyote conquista un’ampia fetta di pubblico. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)

  • <p>Madrina morale dell’edizione di quest’anno del festival di Sanremo, Orietta Berti stupisce ancora una volta con un look sopra le righe e un’interpretazione impeccabile.(Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
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    Orietta Berti - VOTO 7,5

    Madrina morale dell’edizione di quest’anno del festival di Sanremo, Orietta Berti stupisce ancora una volta con un look sopra le righe e un’interpretazione impeccabile.(Foto Matteo Rasero/LaPresse)

  • <p>Anche se la canzone scritta da Gigi D’Alessio non le rende giustizia, la voce di Arisa emoziona e tocca le corde più profonde anche nell’ultima serata. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
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    Arisa - VOTO 8

    Anche se la canzone scritta da Gigi D’Alessio non le rende giustizia, la voce di Arisa emoziona e tocca le corde più profonde anche nell’ultima serata. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)

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  • <p>Dopo essersi sfogato sui social perché la sua musica è passata in secondo piano per via delle polemiche con Morgan, Bugo ha un’energia rinnovata nella finale del festival e se la gioca fino in fondo. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
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    Bugo - VOTO 6,5

    Dopo essersi sfogato sui social perché la sua musica è passata in secondo piano per via delle polemiche con Morgan, Bugo ha un’energia rinnovata nella finale del festival e se la gioca fino in fondo. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)

  • <p>Una canzone d’amore dedicata alla sua voce: il genio di Madame non si smentisce e per l’ultima serata si presenta sul palco vestita da sposa. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
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    Madame - VOTO 8,5

    Una canzone d’amore dedicata alla sua voce: il genio di Madame non si smentisce e per l’ultima serata si presenta sul palco vestita da sposa. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)

  • <p>Una presenza scenica fortissima che spazza via in un soffio tutti gli altri concorrenti: l’ultima performance de La rappresentante di lista stupisce e lascia senza parole. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
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    La Rappresentante di Lista - VOTO 10

    Una presenza scenica fortissima che spazza via in un soffio tutti gli altri concorrenti: l’ultima performance de La rappresentante di lista stupisce e lascia senza parole. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)

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  • <p>Sincera ed essenziale, Annalisa regala emozioni vere senza lasciarsi andare a inutili eccessi. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
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    Annalisa - VOTO 8

    Sincera ed essenziale, Annalisa regala emozioni vere senza lasciarsi andare a inutili eccessi. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)

  • <p>I Coma_Cose sono i grandi incompresi di questo festival: vengono direttamente dal futuro e forse non li meritiamo. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
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    Coma_Cose - VOTO 9,5

    I Coma_Cose sono i grandi incompresi di questo festival: vengono direttamente dal futuro e forse non li meritiamo. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)

  • <p>È spettacolo puro quello messo in scena dallo Stato Sociale, come non si vedeva da anni sull’Ariston. Sicuramente ci mancheranno. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
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    Lo Stato Sociale - VOTO 8

    È spettacolo puro quello messo in scena dallo Stato Sociale, come non si vedeva da anni sull’Ariston. Sicuramente ci mancheranno. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)

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  • <p>Non ci siamo, Random non era pronto per il palco di Sanremo e anche nell’ultima esibizione non brilla. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
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    Random - VOTO 4

    Non ci siamo, Random non era pronto per il palco di Sanremo e anche nell’ultima esibizione non brilla. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)

  • <p>Max Gazzè è un grande trasformista e regala momenti di spettacolo appassionanti, ma non basta: l’interpretazione è debole e la canzone non colpisce nel segno. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
    14/26

    Max Gazzè - VOTO 5

    Max Gazzè è un grande trasformista e regala momenti di spettacolo appassionanti, ma non basta: l’interpretazione è debole e la canzone non colpisce nel segno. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)

  • <p>Nonostante la sua nuova immagine, Noemi conserva la sua voce graffiante e un’energia inconfondibile: il pezzo è destinato a restare. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
    15/26

    Noemi - VOTO 7,5

    Nonostante la sua nuova immagine, Noemi conserva la sua voce graffiante e un’energia inconfondibile: il pezzo è destinato a restare. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)

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  • <p>L’autotune in questo caso non aiuta e l’interpretazione ne esce fredda e impoverita: Fasma non tocca le corde giuste. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
    16/26

    Fasma - VOTO 4

    L’autotune in questo caso non aiuta e l’interpretazione ne esce fredda e impoverita: Fasma non tocca le corde giuste. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)

  • <p>Autore di brani che hanno fatto ballare mezza Italia, questa volta Aiello ha fatto un passo falso: la sua canzone - confusa e urlata - non è piaciuta a molti. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
    17/26

    Aiello - VOTO 5

    Autore di brani che hanno fatto ballare mezza Italia, questa volta Aiello ha fatto un passo falso: la sua canzone - confusa e urlata - non è piaciuta a molti. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)

  • <p>Un inno alla musica leggera, quella che la fa da padrona sul palco dell’Ariston. L’interpretazione di Colapesce e Dimartino è impeccabile, completamente a fuoco. L’energia del duo è sempre più forte e la pattinatrice è la ciliegina sulla torta della performance migliore del festival. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
    18/26

    Colapesce e Dimartino - VOTO 10

    Un inno alla musica leggera, quella che la fa da padrona sul palco dell’Ariston. L’interpretazione di Colapesce e Dimartino è impeccabile, completamente a fuoco. L’energia del duo è sempre più forte e la pattinatrice è la ciliegina sulla torta della performance migliore del festival. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)

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  • <p>La sferzata di energia data dagli Extraliscio non basta: la loro esibizione non decolla. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
    19/26

    Extraliscio feat Davide Toffolo - VOTO 5

    La sferzata di energia data dagli Extraliscio non basta: la loro esibizione non decolla. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)

  • <p>La sua ballata romantica non convince fino in fondo e Francesco Renga appare stanco e non sfonda. Dal punto di vista vocale, poi, un disastro e non manca la stonatura. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
    20/26

    Francesco Renga - VOTO 5

    La sua ballata romantica non convince fino in fondo e Francesco Renga appare stanco e non sfonda. Dal punto di vista vocale, poi, un disastro e non manca la stonatura. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)

  • <p>Lui è uno dei concorrenti più outsider di questo festival: la performance di Fulminacci è stropicciata anche nella serata finale. Forse va bene così e vincere non è mai stato il suo obiettivo. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
    21/26

    Fulminacci - VOTO 5,5

    Lui è uno dei concorrenti più outsider di questo festival: la performance di Fulminacci è stropicciata anche nella serata finale. Forse va bene così e vincere non è mai stato il suo obiettivo. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)

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  • <p>La ex vincitrice di Amici appare con un look fatto di frange che assecondano i suoi momenti orientaleggianti, come il suo “cuore amaro” che si sprigiona per la finale del festival di Sanremo. Esibizione impeccabile. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
    22/26

    Gaia - VOTO 7,5

    La ex vincitrice di Amici appare con un look fatto di frange che assecondano i suoi momenti orientaleggianti, come il suo “cuore amaro” che si sprigiona per la finale del festival di Sanremo. Esibizione impeccabile. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)

  • <p>Ghemon appare disinvolto sul palco dell’Ariston durante la sua ultima esibizione in questo festival. Elegante in un completo bordeaux, il cantautore convince con il suo “momento perfetto”, lo stesso che regala ai telespettatori. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
    23/26

    Ghemon - VOTO 7

    Ghemon appare disinvolto sul palco dell’Ariston durante la sua ultima esibizione in questo festival. Elegante in un completo bordeaux, il cantautore convince con il suo “momento perfetto”, lo stesso che regala ai telespettatori. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)

  • <p>Noto come poeta e scrittore, Gio Evan ha deciso di fare il grande salto e passare al canto. Forse è meglio ripensarci? La sua performance, anche se nella finale è lontana dagli eccessi delle altre serate e appare più a fuoco, risulta come al solito piatta. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
    24/26

    Gio Evan - VOTO 4

    Noto come poeta e scrittore, Gio Evan ha deciso di fare il grande salto e passare al canto. Forse è meglio ripensarci? La sua performance, anche se nella finale è lontana dagli eccessi delle altre serate e appare più a fuoco, risulta come al solito piatta. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)

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  • <p>Ancora una volta Irama si esibisce con la registrazione della sua esibizione durante le prove generali della kermesse. Credibile l’interpretazione, la canzone convince. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
    25/26

    Irama - VOTO 6,5

    Ancora una volta Irama si esibisce con la registrazione della sua esibizione durante le prove generali della kermesse. Credibile l’interpretazione, la canzone convince. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)

  • <p>Sofisticata ed elegante, la voce di Malika Ayane regala anche nella serata finale una performance eccezionale. La sua canzone è un inno al piacersi e Malika… ci piace. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
    26/26

    Malika Ayane - VOTO 8

    Sofisticata ed elegante, la voce di Malika Ayane regala anche nella serata finale una performance eccezionale. La sua canzone è un inno al piacersi e Malika… ci piace. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)

<p>Energici e prorompenti, i Maneskin danno una scossa alla competizione. In quanto a vitalità non sono secondi a nessuno e infatti hanno - letteralmente - vinto loro. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
<p>L’alchimia tra Francesca Michielin e Fedez non funziona: nonostante la grinta prorompente della cantante, il rapper non si sbottona. Unica nota positiva: Amadeus sceglie per la prima volta di regalare un mazzo di fiori a entrambi. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
<p>La performance di Ermal Meta, che per la prima volta si esibisce non a notte fonda, è calma e profonda come il testo della sua canzone. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
<p>Con un rap pulito e mai scontato, il flow di Willie Peyote conquista un’ampia fetta di pubblico. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
<p>Madrina morale dell’edizione di quest’anno del festival di Sanremo, Orietta Berti stupisce ancora una volta con un look sopra le righe e un’interpretazione impeccabile.(Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
<p>Anche se la canzone scritta da Gigi D’Alessio non le rende giustizia, la voce di Arisa emoziona e tocca le corde più profonde anche nell’ultima serata. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
<p>Dopo essersi sfogato sui social perché la sua musica è passata in secondo piano per via delle polemiche con Morgan, Bugo ha un’energia rinnovata nella finale del festival e se la gioca fino in fondo. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
<p>Una canzone d’amore dedicata alla sua voce: il genio di Madame non si smentisce e per l’ultima serata si presenta sul palco vestita da sposa. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
<p>Una presenza scenica fortissima che spazza via in un soffio tutti gli altri concorrenti: l’ultima performance de La rappresentante di lista stupisce e lascia senza parole. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
<p>Sincera ed essenziale, Annalisa regala emozioni vere senza lasciarsi andare a inutili eccessi. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
<p>I Coma_Cose sono i grandi incompresi di questo festival: vengono direttamente dal futuro e forse non li meritiamo. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
<p>È spettacolo puro quello messo in scena dallo Stato Sociale, come non si vedeva da anni sull’Ariston. Sicuramente ci mancheranno. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
<p>Non ci siamo, Random non era pronto per il palco di Sanremo e anche nell’ultima esibizione non brilla. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
<p>Max Gazzè è un grande trasformista e regala momenti di spettacolo appassionanti, ma non basta: l’interpretazione è debole e la canzone non colpisce nel segno. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
<p>Nonostante la sua nuova immagine, Noemi conserva la sua voce graffiante e un’energia inconfondibile: il pezzo è destinato a restare. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
<p>L’autotune in questo caso non aiuta e l’interpretazione ne esce fredda e impoverita: Fasma non tocca le corde giuste. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
<p>Autore di brani che hanno fatto ballare mezza Italia, questa volta Aiello ha fatto un passo falso: la sua canzone - confusa e urlata - non è piaciuta a molti. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
<p>Un inno alla musica leggera, quella che la fa da padrona sul palco dell’Ariston. L’interpretazione di Colapesce e Dimartino è impeccabile, completamente a fuoco. L’energia del duo è sempre più forte e la pattinatrice è la ciliegina sulla torta della performance migliore del festival. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
<p>La sferzata di energia data dagli Extraliscio non basta: la loro esibizione non decolla. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
<p>La sua ballata romantica non convince fino in fondo e Francesco Renga appare stanco e non sfonda. Dal punto di vista vocale, poi, un disastro e non manca la stonatura. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
<p>Lui è uno dei concorrenti più outsider di questo festival: la performance di Fulminacci è stropicciata anche nella serata finale. Forse va bene così e vincere non è mai stato il suo obiettivo. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
<p>La ex vincitrice di Amici appare con un look fatto di frange che assecondano i suoi momenti orientaleggianti, come il suo “cuore amaro” che si sprigiona per la finale del festival di Sanremo. Esibizione impeccabile. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
<p>Ghemon appare disinvolto sul palco dell’Ariston durante la sua ultima esibizione in questo festival. Elegante in un completo bordeaux, il cantautore convince con il suo “momento perfetto”, lo stesso che regala ai telespettatori. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
<p>Noto come poeta e scrittore, Gio Evan ha deciso di fare il grande salto e passare al canto. Forse è meglio ripensarci? La sua performance, anche se nella finale è lontana dagli eccessi delle altre serate e appare più a fuoco, risulta come al solito piatta. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
<p>Ancora una volta Irama si esibisce con la registrazione della sua esibizione durante le prove generali della kermesse. Credibile l’interpretazione, la canzone convince. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
<p>Sofisticata ed elegante, la voce di Malika Ayane regala anche nella serata finale una performance eccezionale. La sua canzone è un inno al piacersi e Malika… ci piace. (Foto Matteo Rasero/LaPresse)</p>
Primo Piano

I Maneskin con il brano Zitti e buoni vincono il 71/o Festival di Sanremo. Al secondo posto Francesca Michielin e Fedez, al terzo Ermal Meta. Al di là delle classifiche ufficiali, come sono andate le esibizioni della serata finale? Scopri le nostre pagelle.

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    Partito il primo dei due Frecciarossa che ogni giorno percorreranno la tratta Roma-Milano, andata e ritorno, con a bordo solo passeggeri e personale negativi al Covid-19

  • Open Arms, Salvini presenta memoria difensiva

    Nell'estate del 2019, l'allora ministro dell'Interno Matteo Salvini sui migranti seguiva "un preciso indirizzo del Governo Conte 1", adottando "una politica migratoria promossa in sede europea". Non solo. "L'obbligo dell'indicazione del pos" cioè del porto sicuro "non gravava sul Viminale", mentre "l'obbligo di coordinamento" sulla nave della on spagnola Open Arms, con a bordo 147 migranti, "gravava sullo Stato bandiera". Sono soltanto alcuni passaggi della lunga memoria, oltre 110 pagine, depositata dalla difesa del leader della Lega all'udienza preliminare di Palermo che si dovrebbe concludere domani, con la decisione del gup Lorenzo Jannelli, di non luogo a procedere o di rinvio a giudizio per Salvini. L'ex ministro dell'Interno è accusato di sequestro di persona e rifiuto d’atti d’ufficio, per “aver tenuto in mezzo al mare, per sei giorni, 147 migranti salvati dall’Ong Open Arms, nell’agosto 2019". Domani sono attesi in aula il Procuratore capo, Francesco Lo Voi, l'aggiunto Marzia Sabella e il sostituto Geri Ferrara, che sono sempre stati presenti alle udienze tenute finora. Nella memoria, firmata direttamente dall'ex ministro dell'Interno, Matteo Salvini, parla dello scambio di lettere, non senza polemica, tra l'ex premier Giuseppe Conte, affermando che "all'epoca c'erano forti tensioni" con il governo, tanto è vero che poche settimane dopo avvenne il 'divorzio' tra la Lega e il M5S. Se la prende anche con il tribunale dei ministri che avrebbero fatto delle "conclusioni erronee" nella relazione finale. "La procedura dello sbarco dei minori era corretta", spiega ancora Salvini. E spiega con forza che "la condotta contestata allo scrivente si inserisce nell'ambito di una precisa scelta di politica governativa promossa e attuata in modo collegiale". Per l’accusa, invece, non c’è dubbio, Matteo Salvini va processato, anche alla luce delle testimonianze degli altri componenti di governo nel caso Gregoretti discusso a Catania e acquisito agli atti anche nell’udienza preliminare di fronte al gup Lorenzo Jannelli. “Non c’era alcuna condivisione, la decisione era esclusivamente del ministro dell’Interno, il quale come dicono i testi, la prendeva e ne portava a conoscenza, come dice Luigi Di Maio, generalmente con un tweet o altre forme di pubblicazione solo successivamente gli altri componenti del governo”, ha detto il Procuratore Lo Voi alla scorsa udienza. Mentre Salvini si è difeso dicendo in aula: "Era tutto deciso e sottoscritto nel contratto di governo". Nella scorsa udienza l’accusa aveva anche chiesto l’acquisizione della decisione del comitato Onu per i diritti umani del 29 gennaio 2021, quella per cui Italia è stata condannata per non avere agito tempestivamente in relazione ad un evento Sar verificatosi al di fuori delle acque territoriali italiane. Sono una ventina le parti civili accolte dal gup, tra cui la stessa Open Arms, ma anche Emergency, il Comune di Barcellona, il comune di Palermo e diversi migranti a bordo della Open Arms, in quei giorni. Il caso scoppiò nell’agosto del 2019, quando il rimorchiatore noleggiato dalla Ong ProActiva – Open Arms, battente bandiera spagnola, andò in soccorso di 163 persone in tre diverse operazioni di salvataggio. Restò in mare aperto senza ricevere l’assegnazione di un Pos, ovvero di un place of safety, un posto di sicurezza per 21 giorni. E per sette giorni rimase al largo di Lampedusa in attesa di comunicazioni dall’Italia. A bordo c'erano anche 27 migranti minori non accompagnati. Conte, il 14 agosto del 2019, scrisse a Salvini, invitandolo “ad adottare con urgenza i necessari provvedimenti per assicurare assistenza e tutela ai minori presenti sull’imbarcazione”. Poi il 17 agosto il tribunale dei minori di Palermo dispose lo sbarco dei minori a bordo. A sbloccare la situazione anche per gli adulti fu il procuratore, Luigi Patronaggio, che dopo un’ispezione a bordo della Open Arms, che decise il sequestro dell’imbarcazione. Era il 20 agosto. Venti giorni dopo la prima richiesta di Pos. Nella memoria Matteo Salvini, che domani sarà in aula, ribadisce che "dopo l'ingresso in acque italiane della Open Arms non si verificò alcun evento Sar" e che l'obbligo di coordinamento "gravava sulla Spagna" che era "anche competente per il rilascio del pos alla nave". Insomma, per Salvini e la sua legale, l'avvocata Giulia Bongiorno, "la ricostruzione accusatoria è priva di qualsivoglia fondamento". Domani sarà il gup a decidere chi ha ragione.

  • Covid, scoperta in Italia la proteina che aggrava l'infezione

    Uno studio portato avanti dall'Università di Roma Tor Vergata ha permesso di scoprire una proteina che contribuisce attivamente ai processi immunitari e iperinfiammatori che scatenano l'aggravarsi del Covid.

  • Napoli-Inter: esordio per la maglia dei partenopei in edizione speciale Marcelo Burlon County of Milan

    Il Napoli ha presentato la nuova maglia in collaborazione con Marcelo Burlon.

  • Barcellona, il piano di Laporta per convincere Messi: offerta 'al ribasso' per il rinnovo e... Haaland

    Convincere Lionel Messi a restare è la priorità del Barcellona e di Joan Laporta, che...

  • Svelato il protocollo i (pochi) partecipanti del funerale del principe Filippo scelti dalla regina

    L'ultimo saluto al Principe sarà senza clamore

  • "Dopo i vademecum nuovi strumenti di partecipazione", promette Bellini

    AGI - "Integrare umano e digitale per arrivare a catturare e valorizzare quella che Enrico Letta chiama l'intelligenza collettiva all'interno del Partito Democratico". E' questo il motivo ispiratore, strumento ed obiettivo, del lavoro alla base del vademecum che il segretario Pd ha sottoposto a 2.949 circoli in tutta Italia. A spiegarlo all'AGI è Michele Bellini, capo dello staff di Enrico Letta. "Abbiamo istituito un team composto da personale del Partito Democratico e da volontari che ha letto tutte le risposte e identificato le proposte e le criticità ricorrenti", spiega Bellini. "Contemporaneamente abbiamo utilizzato l'intelligenza artificiale per elaborare il linguaggio, identificando e raggruppando le parole chiave per gruppi semantici riconducibili ad un unico concetto. Grazie a questo è stato possibile, ad esempio, estrapolare il dato interessante sul fatto che l'85% delle risposte arrivate dal Nord del Paese indicassero nel divario Nord-Sud un ostacolo da superare", sottolinea ancora. Se quello del vademecum è i punto di partenza, qual è la prospettiva verso la quale il partito intende muovere? "Certo, non finisce qui", promette Bellini: "La ricchezza rappresentata dal vademecum continuerà ad accompagnarci per il futuro. Questo non è stato che l'antipasto della partecipazione con iscritti e circoli". Per conoscere la portata principale occorrerà attende qualche ora: "Sabato, durante l'assemblea, il segretario parlerà anche di questo. Il momento più alto della partecipazione sarà rappresentato dalle Agorà Democratiche, da luglio a dicembre". E dopo? "C'è la volontà di costruire strumenti per rendere questo dialogo, questa partecipazione permanenti", conclude Bellini.

  • Bastoni: "Napoli? Noi abbiamo ambizioni più alte. Ma la parola Scudetto è ancora vietata"

    Le parole del difensore Alessandro Bastoni in vista di Napoli-Inter.

  • Riapertura stadi in Serie A: a lavoro per aprire i cancelli nelle ultime 2 giornate e per la finale di Coppa Italia

    A lavoro per il ritorno dei tifosi negli stadi per le ultime 2 giornate di campionato e la finale di Coppa.

  • Usa-Russia, Putin conferma summit con Biden

    Vladimir Putin non ha posto precondizioni per un vertice con Joe Biden, che ha proposto al presidente russo di vedersi in Europa, confermandolo anche ieri, dopo l'annuncio di nuove sanzioni. Lo ha sottolineato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov: "Il presidente Putin ha parlato di un incontro nei prossimi giorni o in un altro momento. Non ha parlato di precondizioni". A proporre il vertice è stato Biden martedì scorso in una telefonata con Putin, ma Peskov ha ricordato che il presidente russo aveva già lanciato l'idea di avviare un dialogo in streaming il 18 marzo scorso. "Vogliamo relazioni stabili" con la Russia, ma abbiamo dovuto rispondere perché "non possiamo permettere interferenze" nelle nostre elezioni, ha detto ieri il presidente americano Biden, intervenuto a Washington sui rapporti con Mosca nel giorno in cui sono state approvate sanzioni verso la Russia ed è stata decisa l'espulsione di 10 diplomatici russi. "Se la Russia continuerà a interferire con la nostra democrazia, sono pronto ad intraprendere altre azioni per rispondere", ha detto ancora il presidente americano.

  • Ag. Hakimi: 'Giuntoli fece di tutto per portare a Napoli lui e Mayoral. In futuro, perché no?'

    Alejandro Camano, agente del terzino dell'Inter Achraf Hakimi e dell'attaccante della Roma Borja...