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3 azioni emergenti da non farsi scappare

Gli emergenti sono tornati e hanno visto chiudersi il miglior anno dal 2012 ad oggi. Ovviamente, dato il panorama eterogeneo, la parola d'ordine resta "selezione". Ma l'analisi di Aaron Levitt ne ha trovate 3.

BRF SA (ADR) (NYSE: BRFS )

Forse non tutti sanno che il più grande esportatore mondiale di carne bovina e di pollame non è nè il Texas (stato famoso per le mandrie) e tanto meno l’Argentina (nazione rinomata per i suoi allevamenti), bensì il Brasile, lo stato che è dona la prima lettera dei Brics (Brasile,, Russia, India, Cina, Sudafrica) e che vede come suoi “clienti” oltre 150 paesi in tutto il mondo, compresi i paesi islamici visto che tra i suoi punti di forza BRF vanta anche quello di essere il più grande fornitore di carne halal, la carne macellata secondo i dettami del Corano, l’unica permessa ai fedeli musulmani. Facile capire, dunque, che la maggior parte dei ricavi arrivano, quindi, oltre i confini nazionali, il che le permette di evitare tutti i problemi ormai noti che gravano sull’economia e sulla politica della nazione. Non solo, ma ultimamente la società è entrata nel settore dei cibi preconfezionati, prodotti dai margini di guadagno più elevati che hanno permesso di superare alcuni momenti critici dettati dalle contingenze internazionali. Guardando ai punti di forza finanziari, si devono citare la bassa leva del debito e le posizioni di cassa in buona salute mentre le azioni sono scambiate a 6 volte gli utili previsti nonostante un dividend yield di circa il 3%.

HDFC Bank Limited (ADR) (NYSE: HDB )

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L'India ha una popolazione di 1,25 miliardi di persone (stime 2013), ed è uno dei migliori mercati emergenti da comprare in previsione di un aumento dei consumi. Anche perchè il termine “consumo” porta con sè anche quello di servizio finanziario (per i grandi acquisti soprattutto), ancora di più se si pensa che, sempre l’India, ha una popolazioni che fino a qualche tempo fa non usava banche preferendo di gran lunga il contante, pratica che, per legge, sta già venendo meno con la lotta al contante e all’evasione. L’istituto è il secondo creditore della nazione, con un aumento vertiginoso dei crediti in bonis, ovvero le posizioni che la banca può vantare nei confronti di clienti giudicati affidabili e solvibili e, cosa più importante, HBFC è il principale fornitore di carte di credito in India, un fattore di rilievo viste le iniziative del governo per rafforzare la tracciabilità dei pagamenti e stimolare quelli attraverso i sistemi elettronici.

Alibaba Group Holdings Ltd (NYSE: BABA )

La Cina è il re dei mercati emergenti e anche se il suo potenziale di crescita non è più esagerato come prima, la nazione può vantare un elevato margine di crescita delle proprie aziende a livello internazionale. Jeff Reeves sottolinea che:

“La popolazione cinese che usa Internet ha superato da poco i 730 milioni, dopo un tasso di crescita che nel 2016 ha raggiunto il +6% . Un numero che rappresenta la popolazione di Stati Uniti, Russia, Giappone e Germania messe insieme.”

Ed è un numero ancora parziale visto che la rivoluzione digitale in Cina è solo all’inizio. Da molti analisti, inoltre, Alibaba è visto come un rivale di Amazon.com, Inc. (NASDAQ: AMZN ) sebbene con le dovute differenze visto che a differenza di Amazon agisce solo come intermediario per altri rivenditori. Ciò però significa anche un’altra cosa e cioè che i margini di guadagno sono più elevati. Le azioni sono scambiate a 23 volte gli utili, quindi non proprio a buon mercato, ma considerando le potenzialità in arrivo, l’azienda è un vero e proprio cavallo vincente.

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