Settantacinque milioni di euro alla segretaria di Caprotti
Che fosse il suo vero braccio destro, si era capito. E se ne è avuta la conferma con il completamento del quadro documentale del testamento di Bernardo Caprotti, fondatore dell'Esselunga. Germana Chiodi, la sua storica e fidata segretaria, con lui in azienda dal 1968, eredita circa 75 milioni di euro. Si tratta della metà dei risparmi dell'imprenditore, divisi tra conti correnti e altri dossier in custodia presso Credit Suisse e Deutsche Bank.
Al termine della verifica dell'entità dei risparmi di Caprotti da parte dell'esecutore testamentario, Stefano Tronconi, è dunque questa la cifra che emerge con sicurezza; all'apertura del testamento, invece, alla signora Chiodi era stati assegnati 52 milioni.
Gli altri 75 milioni vanno ai cinque nipoti di Caprotti (15 a testa). Si tratta dei tre figli del primogenito, Giuseppe, e dei due figli del fratello Claudio.
A Germana Chiodi andrà inoltre un altro, preziosissimo lascito: l'archivio personale del'imprenditore, in cui sono narrate con minuzia le vicende - anche dolorose - della famiglia, e la storia dell'azienda che Caprotti ha fondato a Milano nel 1957. A lei andranno due dipinti di Mario Nuzzi.
E a proposito di dipinti, a beneficiare dell'eredità sarà anche uno dei musei più famosi al mondo (forse il più famoso): il Louvre. A Parigi, infatti, andrà La vergine col coniglio bianco, dipinta da Manet, ma ad una condizione: che venga esposta accanto alla Madonna del coniglio di Tiziano, l'originale da cui è tratto il primo dipinto.
Germana Chiodi eredita quindi come una persona di famiglia, più che come un'assistente personale. Tuttavia, è alla figlia Violetta che Caprotti lascia il bene che gli era più caro: il castello di Bursinel, sul lago Lemano, nel Canton Vaud della Svizzera. Una splendida tenuta, completa di terreni, vigneti e boschi, estesa su 45 ettari di terreno.