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Accusato di riciclaggio, l’Agenzia delle Entrate lo assume per riscuotere le tasse

(LaPresse)
(LaPresse)

E’ accusato dal ministero dell’Economia di riciclaggio internazionale, frutto di un’evasione fiscale, quando faceva il manager bancario. Lo Stato lo sanziona con 300mila euro di multa e rischia una condanna penale. Nel frattempo, però, lo l’Agenzia delle Entrate lo assume come funzionario incaricato di riscuotere le tasse.

La vicenda

Gian Marco Grosso, 50 anni, è coinvolto nella vicenda giudiziaria che ha riguardato nel 2014 Banca Carige, quando il presidente era l’ex numero due dell’Associazione bancaria italiana, Giovanni Berneschi. L’ex dirigente lavorava al Centro fiduciario della Cassa di risparmio genovese, divisione delegata alle operazioni “riservate”, scudi fiscali in primis, cui si rivolgono decine di imprenditori.

L’accusa

Per i pubblici ministeri Grosso ha contribuito a riportare in Italia, con metodi illeciti, ben 12 milioni di euro che Berneschi aveva esportato in Svizzera, evadendo le tasse e intestandoli alla moglie, e qui l’accusa di riciclaggio. Avrebbe anche nascosto agli ispettori di Bankitalia pratiche poco limpide di vari clienti milionari. Può un soggetto accusato di gravi reati finanziari, lavorare per l’entità dello Stato che dovrebbe salvaguardare l’equità dei tributi? Per la legge sì.

Il concorso

Dopo essere stato licenziato da Carige, Grosso nell’estate del 2015 ha partecipato al concorso per 20 posti da funzionario all’Agenzia delle Entrate, indetto per la direzione regionale della Liguria. E’ arrivato quindicesimo tra oltre mille candidati. Dopo un periodo da “tirocinante” è stato assunto con qualifica di funzionario, con un compenso che si aggira attorno ai 1.800 euro mensili.

Per la legge è tutto ok

Il dottor Grosso ha vinto un regolare concorso, dichiarando alla presentazione della domanda il procedimento penale cui era sottoposto, perciò è stato collocato in una sede diversa da quella in cui aveva prestato servizio per Banca Carige”, è il commento di Agostino Zurzolo, avvocato dell’ex bancario. Nessuna legge infranta, quindi. Lo Stato che lo vorrebbe condannare, nel frattempo lo ha assoldato.