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Acsm-Agam, Valotti: rischio Opa A2A c’è, ma titolo resterà comunque quotato

di Giancarlo Navach

MILANO (Reuters) - Sulla fusione per incorporazione in Acsm-Agam (ACAG.MI) (di cui A2A (A2.MI) detiene il 24%) di Aspem Varese (A2A al 90%), Azienda Energetica Valtellina e Valchiavenna (A2A al 9,4%), Acel Service, Aevv Energie e Lario Reti Gas incombe il rischio Opa da parte di A2A e degli altri comuni che avranno la maggioranza, anche se l'operazione non è in discussione e c'è l'impegno a lasciare il titolo quotato in Borsa.

E' quanto ha sottolineato il presidente di A2A, Giovanni Valotti, a margine di un evento di Utilitalia a Milano.

"Il prossimo passo sarà l'espressione dei consigli comunali, quasi un centinaio i comuni interessati all'operazione, che devono approvare il progetto di fusione. Credo che questo avverrà fra fine febbraio e inizio marzo. Poi ci sarà l'assemblea straordinaria e quindi l'Antitrust”, ha spiegato il manager, che ha aggiunto: "I consigli sono i passi decisivi: a breve si pronuncerà Sondrio, poi Monza, Lecco, Varese e Como".

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Al momento il progetto di aggregazione, di cui sono già stati annunciati i concambi, è al vaglio dei sindaci dei numerosi comuni coinvolti chiamati a sottoscrivere i patti parasociali. Subito dopo, la delibera della fusione andrà nelle aule dei comuni per l'ok definitivo. La tempistica prevede che il nuovo gruppo sia operativo dal secondo semestre 2018.

L'aggregazione, tuttavia, potrebbe essere soggetta a Opa perché la superutility lombarda e i principali comuni coinvolti avranno oltre il 30% della nuova realtà aggregata nel caso in cui l'operazione in assemblea non fosse approvata dalla maggioranza delle minoranze presenti. E' il cosidetto meccanismo del "whitewash" e per questo è già stato fissato il prezzo a 2,47 euro per azione.

Relativamente a questa eventualità, Valotti ha sottolineato che il rischio "tecnicamente ci può essere, ma anche se ci fosse non metterebbe in discussione l'operazione. Se sarà necessaria per vincoli normativi la faremo".

In caso di Opa, ci sarebbe un esborso in più da parte dei nuovi soci di maggioranza (A2A, Lario Reti Holding e comuni di Como, Monza, Varese e Sondrio), che non avrebbe un impatto perché, come spiega il presidente di A2A, "c'è comunque l'impegno a ricostruire il flottante e a tenere il titolo quotato in Borsa. L'Opa non ci preoccupa. L'operazione è chiusa perché c'è già stato l'ok da parte della maggioranza dei comuni; se poi la maggioranza delle minoranze voterà a favore ci sarà il via libera definitivo".

"E se questo non succederà, potrebbe esserci un'Opa che andrà in parallelo all'operazione da parte della nuova società. Quindi i tempi non cambiano”, ha concluso.

A operazione conclusa, l'assetto azionario della nuova Acsm-Agam sarà il seguente: A2A deterrà il 38,91% del capitale sociale, Lario Reti Holding il 23,05%, il Comune di Monza il 10,53%, il Comune di Como il 9,61%, il Comune di Sondrio il 3,30% e il Comune di Varese l'1,29%. Si prevede che il flottante si ridurrà ad una percentuale nell'ordine del 13%.