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Addio a Windows Xp: rischi per pubblica amministrazione e sanità

Il giorno tanto temuto dai possessori di computer con Windows Xp è arrivato. Oggi, 8 aprile 2014, Windows sospenderà il supporto tecnico al vecchio sistema operativo, cessando la distribuzione delle patch di sicurezza e trasformando così il 30% dei computer che nel mondo ancora lo utilizzano in veri e propri bersagli per gli hacker del pianeta.

Nonostante la proroga dell'efficacia del programma antivirus Security Essentials fino al luglio 2015, il software diventerà il bersaglio prediletto per attacchi malware. I rischi per gli utenti quindi sono molto elevati. I maggiori utilizzatori del sistema operativo inaugurato nel 2011 sono le aziende italiane che operano con la pubblica amministrazione, a livello centrale e locale. Nonostante i ripetuti avvisi, questa categoria non ha ancora aggiornato i propri pc con Windows 7 o Windows 8. Il 24% delle pmi italiane utilizza ancora Windows Xp per oltre l'80% del parco computer. Quindi per loro il rischio di apocalisse informatica è molto elevata, con conseguenze disastrose per la burocrazia nazionale.

Oltre alle macchine in possesso della Pa, anche le banche e gli utenti privati entrano nella quota di macchine a rischio. Si parla di circa 6 milioni di pc in tutta Italia. Basti pensare che un'azienda su quattro utilizza ancora la vecchia piattaforma. Circa il 35% di queste macchine opera su un computer "Xp inside". Inoltre il dato che sorprende è che, nonostante i numerosi avvertimenti, un sondaggio del portale Msn ha rilevato che il 16% dei consumatori si è deliberatamente rifiutato di cambiare sistema operativo. Numeri ancora più sconvolgenti per la Cina, dove il 50% dei computer continua a girare su copie piratate del software pensionato dalla casa di Redmond.


Per quanto riguarda le banche, gli effetti di questa apocalisse informatica potrebbero ripercuotersi sugli sportelli bancomat di tutto il mondo. La maggior parte di queste macchine ha almeno 20 anni di età e il 95% sfrutta la piattaforma Xp. Nonostante l'allerta, non si percepisce una corsa all'aggiornamento da parte dei soggetti finanziari. Infatti secondo Bloomberg Businessweek solo il 15% degli sportelli installati negli Stati Uniti verrà aggiornato. Inoltre anche i pc che gestiscono i flussi di denaro dei risparmiatori sono a rischio hackeraggio. Forse memori del falso allarme sul Millenium Bug, non ci si vuole far condizionare da avvisi tragici, percepiti probabilmente come un'abile manovra commerciale per convincere gli utenti a passare ai nuovi sistemi operativi dell'azienda creata da Bill Gates.

Aziende come Jp Morgan stanno lavorando per chiudere accordi diretti con la società di Redmond per garantire alle proprie macchine gli aggiornamenti necessari ad evitare un bug mondiale. Le banche inglesi sono pronte a sborsare dai 50 ai 60 milioni di sterline (dai 62 a circa 72 milioni di euro) per garantire la sicurezza degli sportelli automatici del Regno Unito.

Ma passare da Windows Xp a Windows 8 non è complicato. La Microsoft ha pubblicato un elenco di indicazioni direttamente sul suo sito. La procedura si complica solo in mancanza del Service Pack 3 sulla macchina. In questo caso bisogna installare il nuovo sistema operativo da zero, eseguendo la procedura con un dvd Windows 8.1. Questo comporta la perdita dei file, delle impostazioni e dei programmi, che andranno perduti una volta eseguito l'aggiornamento. In questo caso si consiglia quindi di formattare il computer e cancellare tutti i dati, dopo aver effettuato un backup su un disco esterno, avviando poi la procedura di upgrade che sposterà i file personali nella cartella Windows.old. Windows 8.1 può essere acquistato online o negli appositi store al prezzo di 119 euro. La versione Pro costa invece 279.99 euro.

Il rischio per molti però non è tanto legato al sistema operativo - problema che, come si è visto è facilmente risolvibile. In alcuni casi si potrebbe dover rottamare l'intero computer. Per evitare questo, è necessario prima verificare la presenza dei requisiti minimi per l'installazione del nuovo sistema operativo (processore, memoria Ram, spazio libero su disco e scheda grafica), operazione che un apposito tool di Windows aiuta a compiere. Meglio verificare anche che il pc Windows XP è in grado di eseguire o meno una versione di Windows 8.1 a 64 bit (si può accertarlo attraverso il pulsante Start e la funzione Risorse del computer). Bisogna tenere a mente che la mancanza di un display touch sui vecchi pc limiterà molto la fruizione del nuovo sistema operativo.