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Addio allo storico dell'arte Philippe Daverio

E' morto questa notte all'istituto dei Tumori di Milano lo storico dell'arte Philippe Daverio. Lo ha reso noto la regista e direttrice del Franco Parenti Andree Ruth Shammah. Docente, saggista, politico e personaggio televisivo italiano con cittadinanza francese, Daverio aveva 71 anni. "Amico mio... Il tuo silenzio per sempre è un urlo lancinante stamattina", ha scritto Shammah su Instagram.

GALLERY - Addio Daverio, critico e dandy: le foto più belle

Nato il 17 ottobre 1949 a Mulhouse, in Alsazia, Daverio viveva da decenni a Milano dove aveva iniziato la sua attività di mercante d'arte.

Fondatore di diverse gallerie d’arte, dal 1993 al 1997, nella giunta Formentini del comune di Milano, ricoprì l'incarico di assessore con le deleghe alla Cultura, al Tempo Libero, all'Educazione e alle Relazioni Internazionali.

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Direttore del periodico Art e Dossier, lo storico dell’arte ha collaborato con riviste e quotidiani come Corriere della Sera, Panorama, Vogue, Liberal, Avvenire, Il Sole 24 Ore, National Geographic, Touring Club, L'architetto e QN Quotidiano Nazionale.

Foto Carlo Cozzoli - LaPresse 18-03-19 Milano ( Italia ) Cronaca Seduta di Consiglio Amministrazione del Teatro della Scala in Via Filodrammatici. Nella foto Philippe Daverio
Philippe Daverio (Foto Carlo Cozzoli - LaPresse)

Ha tenuto corsi in diversi atenei e dal 2006 era ordinario di "Sociologia dei processi artistici" presso l'Università di Palermo, era membro del Comitato scientifico del nuovo Grande Museo del Duomo di Milano, del cda della Fondazione Cini di Venezia e di quello della Fondazione Corriere della Sera, oltre che autore di decine di saggi e libri molto apprezzati.

Il programma d'arte e cultura “Passepartout” su Rai3, dal 2002 al 2013, seguito poi da “Il Capitale”, lo rese noto al grande pubblico, grazie alla sua cultura, il suo sincero amore per il bello, la sua eleganza un po’ dandy e la sua straordinaria capacità di raccontare l’arte e la storia.

Sala: "Daverio innamorato di Milano"

"Con Philippe Daverio scompare uno dei grandi protagonisti della vita culturale di Milano degli ultimi decenni. Daverio è stato un innamorato di Milano cui ha sempre dato la forza della sua originalità e della sua competenza, dal Comune alla Scala fino al Museo del Duomo e a Brera". Cosi' il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ricorda sul suo profilo Facebook lo storico dell'arte. “L'ho visto all'opera in tanti frangenti, non sempre ho condiviso le sue posizioni, ma mi ha sempre colpito la sua libertà di pensiero - prosegue Sala - Soprattutto Milano e l'Italia devono allo spirito internazionale e alla capacità comunicativa di Philippe la sua lotta in difesa del bello e dell'arte del nostro Paese di cui fu un instancabile e geniale divulgatore". "Grazie, Philippe, and 'save Italy'!", conclude.

Franceschini: "Scompare intellettuale di straordinaria umanità"

"Intellettuale di straordinaria umanità, un capace divulgatore della cultura, uno storico dell'arte sensibile e raffinato. Con sagacia e passione, ha accompagnato le italiane e gli italiani nell'affascinante scoperta delle architetture, dei paesaggi, dell'espressione creativa, degli artisti, delle fonti del nostro patrimonio culturale. Tutto questo era Philippe Daverio, un uomo di cui ho sempre apprezzato la grande intelligenza e lo spirito critico e che già manca a tutti noi". Cosi' il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, nell'apprendere della scomparsa di Philippe Daverio.

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