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Aeroporti, in piano Milano, Roma, Venezia scali intercontinentali

ROMA (Reuters) - Malpensa, Roma e Venezia, sono i tre aeroporti intercontinentali che il piano nazionale del settore, approvato oggi dal governo, ha individuato.

Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, nel corso della conferenza stampa svoltasi al termine della riunione del consiglio dei ministri.

"Abbiamo anche approvato il piano degli aeroporti", ha detto il sottosegretario.

Parlando con i giornalisti a margine ha anticipato che "sono stati individuati come aeroporti internazionali solo Milano Malpensa, Roma e Venezia".

Il comunicato diffuso al termine del consiglio dice che oltre ai tre gate intercontinentali sono stati individuati 12 aeroporti che "rivestono particolare rilevanza strategica": Torino; Bologna, Firenze/Pisa; Napoli; Bari; Lamezia Terme; Catania; Palermo; Cagliari. Anche Malpensa, Roma e Venezia rientrano in questa categoria. Si tratta degli scali "inseriti nella rete globale Transeuropea e i con maggiori dati di traffico".

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Infine sono stati individuati i 38 aeroporti di interesse nazionale accorpati in 10 bacini di utenza: Nord Ovest (Malpensa, Linate, Torino, Bergamo, Genova, Brescia, Cuneo); Nord Est (Venezia, Verona, Treviso, Trieste); Centro Nord (Bologna, Pisa, Firenze, Rimini, Parma, Ancona); Centro Italia (Fiumicino, Ciampino, Perugia, Pescara); Campania (Napoli, Salerno), Mediterraneo/Adriatico (Bari, Brindisi, Taranto); Calabria (Lamezia Terme, Reggio Calabria, Crotone); Sicilia orientale (Catania, Comiso); Sicilia occidentale (Palermo, Trapani, Pantelleria, Lampedusa); Sardegna (Cagliari, Olbia, Alghero).

Il decreto individua gli aeroporti e i sistemi aeroportuali di interesse nazionale, quali nodi essenziali per l'esercizio delle competenze esclusive dello Stato, tenendo conto delle dimensioni e della tipologia del traffico, dell'ubicazione territoriale e del ruolo strategico dei medesimi, nonché di quanto previsto nei progetti europei Ten.

Il riordino del sistema aeroportuale, spiega il governo, "è finalizzato allo sviluppo del settore all’interno di una governance che contemperi le esigenze della domanda di traffico nazionale e internazionale di utilizzo proficuo delle risorse pubbliche impiegate e di efficientamento dei servizi di navigazione aerea e degli altri servizi resi in ambito aeroportuale".

(Alberto Sisto)