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"Ospitalità solidale", affitti bassi in cambio di volontariato

Un bando del Comune di Milano assegna 24 alloggi a under 30 con redditi minimi e contratto precario

Ospitalità (Fotolia)

Magari abitate in condivisione, ma sperate da tempo di avere un appartamento tutto vostro. Oppure vorreste anche condividere un appartamento, ma pagare 500 euro per una stanza con il contratto di apprendistato che vi hanno fatto da poco, vi sembra troppo e a malapena riuscite a rientrare nelle spese.

E se ci fosse la possibilità di avere una casa pagando un canone massimo di 300 euro al mese? E se questo fosse possibile in cambio di attività di volontariato per il quartiere in cui vivete? Tolti i se e i punti interrogativi, è tutto possibile grazie al progetto “Ospitalità solidale” del Comune di Milano, il cui bando ha preso ufficialmente il via il 30 settembre. Un progetto che prevede l’assegnazione di 24 alloggi di proprietà comunale non abitati che saranno concessi a uso abitativo e di altri 3 che possono essere usati anche con finalità diverse ossia attività “a titolo oneroso” purché coerenti con il progetto (leggi: lavanderia comune, Internet point e altri spazi che abbiano come finalità l’aggregazione e il venire incontro alle esigenze del quartiere).

I quartieri interessati sono quelli popolari di Ponti e Ca’ Granda Nord/Monte Rotondo e il bando riguarda giovani tra i 18 e i 30 anni che non abbiano un reddito superiore a 1500 euro mensili. Altro requisito, oltre al guadagno, è in particolare lo status lavorativo. Il progetto infatti oltre che agli studenti, è indirizzato a chi è in stage, ha un contratto di formazione-lavoro, apprendistato, tempo determinato, a progetto, ma anche a chi viene pagato con ritenuta d’acconto occasionale.

Altre condizioni: non essere proprietario di appartamento e soprattutto non tralasciare l’attività di volontariato perché l’obiettivo del Comune è duplice: venire incontro alle esigenze abitative di chi non riesce a sostenere un affitto e rivalutare i quartieri periferici con attività di volontariato e coesione sociale. Non stupitevi, anzi tenetevi pronti se in base alle esigenze del quartiere vi si chiederà di fare ore di doposcuola o magari di aiutare nelle creazione di attività di animazione.

Con questo progetto”, spiega l’assessore alla Città metropolitana, Casa e Demanio Daniela Benelli, “il Comune di Milano intercetta il bisogno abitativo che soprattutto i giovani studenti esprimono, preferendo una casa vera e propria, anche in coabitazione e low cost, rispetto a soluzioni come le residenze o i pensionati universitari. ‘Ospitalità solidale’ ci consentirà di sottrarre all’abbandono alloggi non assegnabili, sostenendo i ragazzi in difficoltà in un momento di crisi economica e del lavoro”.

I contratti di locazione avranno durata pari a quella del rapporto lavorativo o di formazione in corso di chi fa richiesta e i canoni non saranno mai superiori ai 300 euro mensili. Per chi è interessato c’è tempo fino al 28 novembre per partecipare al bando. Gli appartamenti, la loro gestione e la verifica che in effetti chi usufruirà degli alloggi porterà avanti anche attività di volontariato sarà affidata a un ente per un periodo di 10 anni e anche in questo caso sarà individuato tramite bando.