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Afghanistan, un'altra esplosione in una moschea di Kabul: decine i morti

Strage di fedeli per un'esplosione in una moschea a Kabul: il bilancio provvisorio è di decine di morti, tra i quali un imam molto conosciuto nel Paese, il mullah Amir Mohammad Kabuli.
Al Jazeera parla di almeno 20 vittime. Sulle sue pagine social, Emergency ha detto che 27 persone sono arrivate nel loro ospedale in seguito all'attentato.

Secondo le prime ricostruzioni, a causare la deflagrazione nella moschea di Abu Bakr al Siddiqi, nel quartiere di Khari Khana, nel nord di Kabul, sarebbe stato almeno un attentatore suicida, mentre non hanno trovato conferma le voci su una presunta sparatoria nell'area.

Il boato devastante, raccontano i testimoni, ha mandato in frantumi i vetri dei palazzi circostanti. Tra le vittime potrebbero esserci degli studenti dell'imam, molto noto in Afghanistan, tanto da essere diventato un obiettivo dell'Isis.

Al momento, tuttavia, l'azione non è stata rivendicata da alcun gruppo.
Il portavoce dell'Emirato islamico in Afghanistan, Zabihullah Mujahid, ha condannato l'attacco: "Preghiamo per le vittime, i responsabili verranno puniti", ha scritto.

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È la seconda volta in pochi giorni che viene ucciso un religioso in Afghanistan: l'11 agosto un kamikaze si è fatto esplodere per assassinare, nella sua madrassa a Kabul, Rahimullah Haqqani, che di recente aveva parlato pubblicamente a favore del permesso alle ragazze di frequentare la scuola, ed era sopravvissuto ad almeno due precedenti tentativi di omicidio, uno in Pakistan nell'ottobre 2020.

In quest'occasione, lo Stato islamico ha rivendicato l'attacco affermando che l'attentatore aveva fatto esplodere il suo giubbotto all'interno dell'ufficio del religioso.