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Airbnb e quei prezzi non chiari

La Commissione Ue ha accusato Airbnb di pratiche commerciali sleali, clausole contrattuali abusive, consumatori non tutelati. (Credits – Getty Images)
La Commissione Ue ha accusato Airbnb di pratiche commerciali sleali, clausole contrattuali abusive, consumatori non tutelati. (Credits – Getty Images)

Continua a far discutere una delle offerte più in voga in questi anni in tema di vacanze. Parliamo di Airbnb, cioè il portale online che mette in contatto chi cerca alloggio con chi lo offre, la versione 2.0 dei bed & breakfast. Ma ora al centro delle polemiche non c’è la legislazione che regola l’offerta di alloggio tra privati, ma i costi opachi che rischiano di costare caro a chi affitta una stanza.

La Commissione Ue, infatti, ha accusato Airbnb di pratiche commerciali sleali, clausole contrattuali abusive, consumatori non tutelati. Secondo l’Unione Europea, infatti, il portale è volutamente confuso e opaco nella presentazione dei prezzi, che non è completa perché non mostra il prezzo totale, escludendo spese come pulizia o servizio.

“I consumatori devono capire facilmente quanto e per che cosa devono pagare quando acquistano servizi e nei loro confronti vanno applicate regole eque, per esempio sull’annullamento dell’alloggio da parte del proprietario. Mi aspetto che Airbnb possa presentare rapidamente soluzioni adeguate” ha detto il commissario alla giustizia Vera Jourova. Non solo, perché secondo la Commissione UE le offerte online “non sono conformi alla direttiva sulle pratiche commerciali sleali, alla direttiva sulle clausole contrattuali abusive, e al regolamento sulla competenza giurisdizionale in materia civile e commerciale”.

Ora Airbnb deve correre ai ripari e deve farlo in fretta, per la precisione entro la fine di agosto. L’Ue, infatti, ha imposto tra le altre cose al portale di indicare chiaramente se l’offerta è fatta da un privato o un professionista, di non modificare unilateralmente le clausole e le condizioni del contratto senza informare chiaramente i consumatori in anticipo e senza dar loro la possibilità di rescinderlo, e, infine, come detto, di rendere chiari e visibili i costi accessori dell’affitto di una stanza.