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Alert degli analisti sulle trimestrali Usa: sarà un disastro

Già dalla scorsa estate era risultato chiaro ai più che la stagione degli utili delle società statunitensi era destinata a peggiorare col tempo.

I numeri del calo

Una notizia particolarmente negativa se si considera che proprio i conti, gli utili e i ricavi sono ancora uno dei driver principali per le quotazioni azionarie. La prima conseguenza concreta che si è avuta è stata quella di una forte volatilità sui mercati, volatilità e incertezza che stanno durando tuttora. Secondo le ultime cifre pubblicate dal Bureau of Economic Analysis i profitti aziendali sono in calo dell'11,5% anno su anno e intanto proprio oggi prende il via la stagione degli utili statunitensi con le aziende dell'S&P che riveleranno lo stato dei loro conti alla fine del primo trimestre 2016.

E le aspettative sono per un ulteriore calo: numeri alla mano si parla di un -9,1% secondo John Butters di FactSet, il che equivale al quarto trimestre consecutivo di calo, anno su anno. Le prime vittime saranno sicuramente le società energetiche in conseguenza del calo registrato sul greggio ormai da circa un anno e mezzo in piena crisi, ma una certa debolezza si può evincere anche sul settore finanziario e su quello industriale, complice il dollaro forte e il rallentamento della domanda estera.

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Le attese degli esperti

Per quanto rimanga ancora forte la tendenza degli analisti di mantenere le prospettive sempre basse in modo da permettere alle aziende di battere le attese, una pratica particolarmente diffusa soprattutto dopo la crisi del 2008, non si può far a meno di notare come la barra delle aspettative sia posta sempre più in basso con un ritmo stranamente sempre più aggressivo.

Nell'analisi di Julian Emanuel di Ubs, però, si preferisce evidenziare il lato positivo: i dati resi noti adesso si riferiscono a ciò che è accaduto in passato e che, a sua volta, risente di fattori ancora più antecedenti. Cosa significa questo? Che con ogni probabilità il peggio potrebbe essere passato. A concordare con questa ipotesi sono anche gli esperti di RBC Capital Markets, guidati da Jonathan Golub secondo cui è bene attendersi una ripresa ampia per tutto il resto del 2016, con un miglioramento notevole proprio nel settore energetico, complice una ripresa delle quotazioni e un miglioramento delle prospettive dell'economia Usa. Anche da Credit Suisse avvertono che il trend dovrebbe essersi stabilizzato e che adesso dovrebbero arrivare le fasi iniziali di un rimbalzo fuori dai livelli bassi tipici dei periodi successivi alle crisi finanziarie. Secondo la loro analisi i settori i settori da monitorare per il rimbalzo includono materiali, industriali e quello dei consumi.

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