Altri esami per il Ftse Mib
La prima domanda da porsi rispetto all’indice Ftse Mib è la seguente: sono cambiate le circostanze rispetto alla scorsa settimana o anche rispetto a solo qualche giorno fa? La domanda è obbligatoria visto lo sviluppo della seduta di giovedì 16 marzo che ha visto il listino posizionarsi oltre i 20.000 punti.
Fino a mercoledì 15 marzo, infatti, i prezzi si trovavano contenuti in una lunga fascia laterale con un limite superiore di 19.700 punti e uno inferiore a 18.600 (Figura 1).
Figura 1. Future FtseMib40 – grafico giornaliero.
Siamo usciti da questa banda? In apparenza sì, ma in verità?
La questione non è di poco conto perché, dopo una tanto protratta lateralizzazione, se si fosse usciti al rialzo i prezzi sarebbero destinati a “scoppiare”.
Viceversa, se fosse una falsa rottura, questo sarebbe il punto peggiore in assoluto per comprare poiché si tornerebbe prontamente in laterale per poi forse addirittura invertire di direzione.
Ebbene il momento è carico perché, come in tutti i punti graficamente più significativi, le voci si moltiplicano, il “rumore di fondo” aumenta e diventa facile sbagliare, stretti come tra due fuochi tra la paura di perdere un movimento rialzista che appare promettente e il timore di entrare dalla parte sbagliata al momento sbagliato.
Proviamo a stare ai fatti, il primo dei quali è il trend di lungo periodo.
Si tratta di un trend negativo, fino a prova contraria, perché la trendline di lungo periodo verrebbe negata solo in chiusura di candela mensile (Figura 2). Fine mese significa 31 marzo, a scanso di equivoci.
Figura 2. Future FtseMib40 – grafico mensile.
Il secondo fatto riguarda il trend di breve periodo.
La salita tra 16.100 punti e area 19.700 punti è stata consumata molto velocemente e con strappi (vedi gap- up a 17.805 ); e sarebbe sbagliato non considerarli perché normalmente si ricuciono (Figura 3).
Figura 3. Future FtseMib40 – grafico giornaliero.
Quindi, per quanto detto, la nostra scelta operativa tra entrare al rialzo o non entrare non è difficile: preferiamo stare a guardare.
E anche interessante la configurazione di Class Editori (Londra: 0DZM.L - notizie) .
L’ editoriale ha invertito la sua precedente direzione ribassista già da tempo, con il superamento della linea di tendenza tracciata in Figura 4.
Figura 4. CLASS EDITORI – grafico settimanale.
Dopo un periodo di consolidamento, se chiudesse la settimana sopra gli 0,37 euro dimostrerebbe una buona capacità di tenuta dei supporti. A tale punto si presenterebbero le condizioni per un long in vista di una partenza di trend rialzista. Stop-loss a 0,34.
Potenzialmente pericolosa invece Carraro (Milano: CARR.MI - notizie) .
Guardando come ha solo raggiunto senza superare le sue resistenze a 1,734, se il mese dimostrasse la mancanza di tenuta dell’altra resistenza di 1,612 si ingenererebbe un segnale short che molto probabilmente aprirebbe la strada al ribasso. Stop-loss a 1,77.
Figura 5. CARRARO – grafico mensile.
Autore: Fabio Pioli Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online