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Analisi fondamentale settimanale sul prezzo del gas– le temperature in calo e un aumento della produzione si rivelano troppo da gestire per i tori

I contratti future sul gas naturale chiudono la scorsa settimana con un forte ribasso . Gli investitori hanno infatti continuato a reagire al generale aumento della produzione e alla possibile interruzione dell’ondata di calore che sta attanagliando il paese dallo scorso metà giugno. Sebbene le temperature più alte della media non fossero sufficienti a far fronte al generale incremento della produzione, un calo delle stesse potrebbe spingere i prezzi ancora più in basso durante le prossime settimane.

I future sul gas naturale con scadenza a settembre hanno chiuso la settimana a quota 2.724$, perdendo 102$ con un -3,61%.

Fondamentalmente, il rapporto settimanale delle unità di gas naturale in stoccaggio rilasciato dall’Energy Information Administration (EIA) ha mostrato un dato inferiore alle stime previste.

Il rapporto EIA ha mostrato che nella settimana termina lo scorso 6 luglio le scorte di gas naturale avrebbero registrato un incremento di 51 Bcf, in calo rispetto ai 59 Bcf dello scorso anno e ben al di sotto della media quinquennale di 77 Bcf. La maggior parte dei trader si aspettava un aumento di 56 Bcf.

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Reuters aveva previsto un incremento di 56 Bcf, con un range compreso tra i 47 Bcf e i 67 Bcf. Bloomberg aveva invece scommesso su un dato di 55 Bcf, in un range compreso tra i 34 Bcf e i 67 Bcf. Mercoledì l’ICE EIA Financial Weekly Index parlava di 49 Bcf, mentre il Bespoke Weather Services puntava su un aumento di 54 Bcf.

Il rapporto dell’EIA ha inoltre indicato che nella settimana termina lo scorso 6 luglio lo stoccaggio totale di gas naturale si attestavano sui 2203 Bcf contro i 2928 Bcf dello scorso anno e i 2722 Bcf della media quinquennale. Il deficit annuale si è ampliato settimana dopo settimana da meno 717 Bcf a meno 725 Bcf, mentre il deficit quinquennale ha mostrato un incremento passando da meno 493 Bcf a meno 519 Bcf.

Stando ai dati di Baker Hughes, Inc., durante la settimana terminata lo scorso 13 luglio la produzione americana avrebbe aggiunto due nuovi impianti di perforazione per il gas naturale. Il numero di impianti totali si attesta a 189, rispetto ai 187 dello scorso anno.

Previsioni

Questa settimana gli investitori continueranno a focalizzare la loro attenzione sull’aumento della produzione e sulle previsioni meteo.

Stando all’analista della RBN Energy LLC, Sheetal Nasta, “ciò che ha sorpreso il mercato alla subitaneità e la forza con cui la produzione è cresciuta nell’ultimo paio di settimane. A partire dalla seconda metà di giugno la produzione sembra infatti aver ingranato la quinta.”

Stando a NatGasWeather.com, “… A partire dalla metà della prossima settimana le temperature andranno a raffreddarsi a partire dal nord del paese fino ad arrivare all’area centro orientale con temperature tra i 70 e gli 80 gradi, mentre nel resto del paese le temperature rimarranno elevate e comprese tra i 90 e i 100. Con un forte abbassamento delle temperature atteso nel Nord del paese la prossima settimana ci aspettiamo che la domanda diminuisca.”

Oltre ai periodici rally di copertura dovuti alle prese di profitto e alla liquidazione delle posizioni, è alquanto probabile che assisteremo a un test del minimo di maggio a quota 2,711$.

This article was originally posted on FX Empire

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