Annuncio pubblicitario
Italia markets open in 8 hours 36 minutes
  • Dow Jones

    38.460,92
    -42,77 (-0,11%)
     
  • Nasdaq

    15.712,75
    +16,11 (+0,10%)
     
  • Nikkei 225

    38.460,08
    +907,92 (+2,42%)
     
  • EUR/USD

    1,0700
    -0,0005 (-0,04%)
     
  • Bitcoin EUR

    59.936,86
    -2.148,53 (-3,46%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.389,99
    -34,11 (-2,39%)
     
  • HANG SENG

    17.201,27
    +372,34 (+2,21%)
     
  • S&P 500

    5.071,63
    +1,08 (+0,02%)
     

Apple ammette: a rischio tutti i Mac e gli iOS

L’azienda di Cupertino confessa che al momento “non è possibile sapere quale impatto causino sugli utenti”. (Credits – Getty Images)
L’azienda di Cupertino confessa che al momento “non è possibile sapere quale impatto causino sugli utenti”. (Credits – Getty Images)

La bomba è esplosa ieri, quando è uscita la notizia dell’errore compiuto da Intel, Amd e Arm, tre leader di mercato nel campo dei microchip e dei processori: nei computer prodotti negli ultimi 10 anni avrebbero lasciato “scoperti” alcuni sistemi di sicurezza dei loro chip. E ora a confermare il bug è anche Apple che ammette che il problema colpisce “tutti i dispositivi Mac e iOS”.

Non solo, perché l’azienda di Cupertino confessa che al momento “non è possibile sapere quale impatto causino sugli utenti”. Ma la Apple sta già correndo ai ripari. Il colosso di Cupertino ha annunciato, infatti, di essere al lavoro per un aggiornamento di Safari che dovrebbe mettere una pezza alle vulnerabilità Meltdown e Spectre. In realtà, per quel che riguarda il bug Meltdown, le soluzioni sono già state trovate con gli ultimi aggiornamenti dei sistemi operativi per computer Mac, per Apple Tv, iPhone e iPad iOS 11.2, macOS 10.13.2 (ma per i computer è già tutto a posto dalla 10.12 Sierra e dall’OS X 10.11 El Capitan) e tvOS 11.2.

Per quel che riguarda Spectre, invece, come detto Cupertino sta lavorando con l’aggiornamento del suo browser Safari, perché è attraverso i web browser che gli hacker si possono infilare nei nostri computer, smartphone e tablet. Va sottolineato, però, che il panico delle ultime ore sta già scemando, perché è noto che quando una debolezza diventa pubblica le grande aziende ne erano a conoscenza già da tempo e già da tempo ci stavano lavorando. Microsoft, dunque, si è mossa per prima, Apple ci sta lavorando, i sistemi Android sono al sicuro e anche Google è al sicuro, così come i computer che viaggiano con Linux.