Apple asseconda la Cina: componenti non più etichettati come "Made in Taiwan"
Mentre la Casa Bianca pare intenzionata al muro contro muro con la Cina, Apple si va incamminando sulla china opposta
Il colosso di Cupertino ha chiesto ai suoi fornitori a Taiwan di etichettare chip e componenti destinati alla produzione di iPhone e altri articoli come fabbricati in Cina.
Sull'etichetta, dunque, cui sarà scritto "made in Taiwan, China" o "made in Taipei, China".
A riportarlo è la rivista giapponese Nikkei Asia, che cita una circolare inviata lo scorso 5 agosto ai fornitori di Taiwan, dove in effetti viene prodotta la maggior parte di chip e semiconduttori per il mercato occidentale.
In questo modo - alla vigilia dell'uscita di iPhone 14 - Apple spera di evitare di incappare in una legge cinese che prevede pesanti sanzioni e anche il blocco nella merce, per tutti i prodotti che nell'etichetta riportano Taiwan senza menzionare la Cina:
La norma è delò 2015, ma finora non è stata davvero applicata dalle autorità doganali cinesi, che presumibilmente ora stringeranno le maglie in quello che è diventato uno snodo fondamentale per il commercio mondiale