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Apple, possibile -30% produzione iPhone in fabbrica Cina su restrizioni Covid - fonte

Un caricatore AirPower in mostra durante un evento a Cupertino, in California

TAIPEI (Reuters) - La produzione degli iPhone in uno stabilimento in Cina, uno dei più grandi del mondo, potrebbe crollare del 30% il mese prossimo a causa dell'inasprimento delle restrizioni legate al Covid-19 nel paese.

Lo ha riferito una fonte a conoscenza diretta della situazione.

Il produttore Foxconn, formalmente Hon Hai Precision Industry Co Ltd, sta lavorando per aumentare la produzione in un'altra fabbrica nella città di Shenzhen per compensare il deficit, secondo la fonte, che ha parlato in condizione di anonimato dato che si tratta di informazioni private.

Lo stabilimento di Zhengzhou, nella Cina centrale, che impiega circa 200.000 persone, è stato colpito dal malcontento per via delle severe misure imposte per contenere la diffusione del Covid-19, con diversi lavoratori che hanno abbandonato il sito durante il fine settimana.

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Il possibile impatto sulla produzione arriva in un periodo tradizionalmente intenso per i produttori di elettronica in vista delle festività di fine anno, che sono un momento 'clou' per rivenditori come Apple.

Ieri Foxconn ha detto che la situazione è sotto controllo e che coordinerà la produzione di back-up con altri stabilimenti per ridurre qualsiasi potenziale conseguenza. Le azioni hanno chiuso in calo dell'1,4%, a fronte di un aumento dell'1,3% del mercato.

Apple non ha risposto a una richiesta di commento.

Foxconn è il principale produttore di iPhone per Apple e copre il 70% delle spedizioni di iPhone a livello globale, che a loro volta costituiscono il 45% del ricavi dell'azienda taiwanese, hanno detto questo mese gli analisti di Fubon Research di Taipei.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Sabina Suzzi)