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Apple sfida Netflix sui programmi in streaming

Dopo la decisione di Facebook (NasdaqGS: FB - notizie) di implementare il suo marketplace anche sull'Europa e in particolare sull'Italia, potenziando così la sua sfida ad Amazon e eBay e sottolinenando la sua natura ibrida, di oggi la notizia secondo cui Apple (NasdaqGS: AAPL - notizie) sarebbe intenzionata a entrare a gamba tesa nell'impero dei contenuti video, finora regno incontrastato di nomi come Netflix (Xetra: 552484 - notizie) e Time Warner (Francoforte: A0RGAY - notizie) .

Il caso

Il settore video, dunque, tende ad essere il primo e più affollato dei campi competitivi come già si era capito all'annuncio di Facebook di voler potenziare proprio questo settore. La conferma arriverebbe proprio da quanto pubblicato dal WSJ secondo cui la ditta di Cupertino sarebbe pronta a investire qualcosa come ol t re un miliardo di dollari per la produzione di contenuti originali che poi verrebbero inseriti o nel canale iTunes oppure, cosa più probabile, in un canale creato appositamente per la programmazione delle dieci possibili serie già ideate, stando ai rumors . A capo dell'operazione ci sarebbe Eddy Cue in collaborazione con altri due grand nomi di Hollywood, Jamie Erlichet e Zack Van Amburg , a loro volta ex della Sony (Hannover: SON1.HA - notizie) e con all'attivo titoli come "Breaking Bad" e "The Crown", che gestiranno un budget specifico che spazia dai 2 milioni di dollari a puntata per le serie meno impegnative, fino ai 5 milioni per quelle drammatiche, una cifra relativamente ristretta se si pensa che il benchmark di riferimento, "Games of T h rones " è arrivato a oltre 10 milioni di costi per ogni singola puntata.

La strategia di Apple

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Inoltre l'investimento appare ancora più oculato alla luce non solo di una liquidità che per Apple supera i 260 miliardi di dollari ma anche del fatto che ormai, come accennato, il mercato, in piena espansione, rischia di essere anche saturo con produzioni che solo nel 2016 hanno registrato il 100% in più di nuove produzioni nel giro di 5 anni.

La strategia appare inserita all'interno di un più ampio piano di diversificazione delle entrate, finora pericolosamente concentrate sulla voce dell'iPhone, il cui ultimo esemplare sarà in uscita tra settembre ed ottobre, in tempo per festeggiare i 10 anni dello smartphone per eccellenza.

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