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Apple torna record: i rating degli analisti

Dopo la pubblicazione dei dati record sul primo trimestre fiscale del 2017 da parte di Apple (NasdaqGS: AAPL - notizie) , gli analisti corrono a ritoccare i rating e i target price per i titoli dell’intero settore.

I numeri

Ieri Tim Cook ha presentato la trimestrale di Apple. La ditta di Cupertino è tornata ha segnare nuovi record infrangendo persino quelli precedentemente segnati da lei stessa, sia sugli utili che sui ricavi. Questi ultimi in particolare si sono attesta ti a 78,4 miliardi di dollari, in aumento rispetto ai 75,9 miliardi di dollari dello stesso periodo del 2016 e con previsioni che per il secondo trimestre fiscale 2017 dovrebbero attestarsi in una forbice tra i 51,5 miliardi e 53,5 miliardi di dollari. Il tutto mentre l’'utile per azione è arrivato a 3,36 dollari, il cash flow operativo tocca i 27 miliardi di dollari e la fetta distribuita ai soci si ferma a 15 miliardi di dollari. Anche sulle vendite si sono visti numeri record: 78,3 milioni gli iPhone, 13,1 milioni gli iPad e 5,37 milioni i Mac. Fugati, quindi, tutti i dubbi circa una possibile discesa della forza del marchio, dubbi che erano arrivati dopo i risultati dell’anno fiscale 2016 che, dopo tre trimestri di calo sulle vendite, in particolare proprio sull’iPhone, prodotto sul quale si sono focalizzate le speranze della società, si era chiuso con il risultato finale peggiore negli ultimi 15 anni.

I rating

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Come detto, dopo la pubblicazione dei dati, gli operatori hanno dato via al restyling dei giudizi. Primo fra tutti, quello di Goldman Sachs Group, Inc.che ha già ristabilito il Buy su Apple mentre Bank of America Corporation (NYSE: BAC - notizie) dal 19 gennaio aveva già potenziato il target price sulle azioni di Cupertino portandolo da 125 a 140 dollari, sempre con un consiglio per l’acquisto (Buy). Cowen and Company confermato il rating outperform con un target a 135 dollari per il produttore di iPhone, mentre Credit Suisse (IOB: 0QP5.IL - notizie) vede un giudizio Outperform con target a 150 dollari, stesso rating (Outperform) per Robert W. Baird che invece ha fissato un livello di 133 dollari per il target price sul titolo

I dubbi

Ma nel turbinio degli entusiasmi arrivano anche non pochi dubbi da parte di Market Watch. A preoccupare è il fatto che mentre i servizi hanno registrato una crescita a due cifre in tutti gli ultimi 4 trimestri, quella anno su anno è in calo: con questa premessa, le previsioni di Apple che parlano addirittura di un raddoppio appaiono eccessivamente ottimistiche a meno che non si pensi a un’acquisizione di pregio come alcune voci di mercato avevano fatto supporre (qualcuno azzardava addirittura un interesse per Netflix). Qualche dubbio sorge anche sul futuro del Mac: sebbene abbia registrato una crescita dei ricavi del 7% dopo i nuovi modelli lanciati in autunno, questo risultato potrebbe in realtà essere frutto di una spinta avvenuta una tantum e che pertanto potrebbe non essere di lunga durata, anche perchè, sullo sfondo di un periodo natalizio particolarmente utile per la vendita di PC e MacBook Pro, le vendite del Mac sono aumentate solo dell'1% rispetto allo scorso anno. Più preoccupante è un calo nella categoria di Apple degli altri prodotti ovvero l’Apple Watch, Apple TV, iPod, cuffie e altri accessori.

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