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Argentina pronta a trattare a giuste condizioni su debito, oggi nuovo incontro

BUENOS AIRES (Reuters) - Secondo il governo argentino un accordo sul debito può essere raggiunto se i creditori rimasti fuori dalle ristrutturazioni del 2005 e del 2010 che hanno fatto causa al paese e il tribunale Usa che dato loro ragione cominceranno ad agire in buona fede e dimostrando un atteggiamento razionale.

"Con buona fede da parte dei fondi e un atteggiamento razionale da parte di (giudice) Griesa, questa causa può essere risolta" ha affermato il capo di gabinetto argentino Jorge Capitanich.

Il giudice di New York Thomas Griesa nei giorni scorsi ha ordinato la prosecuzione in maniera continuativa dei colloqui tra i rappresentanti dell'Argentina e i cosiddetti houdout per arrivare ad una transazione entro il termine del 30 luglio, in assenza della quale il paese rischia un nuovo default.

Nei giorni scorsi, in un'udienza di fronte allo stesso Griesa, un rappresentante legale dell'Argentina ha definito impossibile, anche con colloqui serrati, raggiungere un accordo entro il termine di fine mese.

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Una sentenza di Griesa del 2012 aveva dato ragione ai creditori, capeggiati da alcuni hedge fund, costringendo Buenos Aires a pagare loro 1,33 miliardi di dollari più interessi, una sentenza che l'Argentina ha sempre giudicato impossibile da soddisfare.

Il ministro dell'Economia Alex Kicillof ha ribadito oggi che per il paese è impossibile ottemperare le disposizioni del tribunale Usa, aggiungendo che Buenos Aires è pronta a negoziare "alle giuste condizioni".

Un nuovo incontro tra Argentina, holdout e il mediatore Daniel Pollack nominato dal tribunale si tiene oggi a New York. Le parti si sono incontrate anche ieri, ma singolarmente col mediatore.

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