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Armani non utilizzerà più lana d'angora dal prossimo autunno/inverno

Il logo Giorgio Armani in un negozio a Zurigo

MILANO (Reuters) - Il gruppo Armani ha deciso di non utilizzare più la lana d'angora a partire dalla stagione autunno-inverno 2022/2023, coerentemente con la sua politica di rinuncia all'uso di pellicce animali.

Il gruppo del lusso si unisce così a una serie di marchi che hanno bandito la morbidissima lana, che proviene da un particolare tipo di conigli, sotto la pressione delle organizzazioni animaliste e di consumatori sempre più attenti all'ambiente e ai diritti degli animali.

Il mese scorso, People for the Ethical Treatment of Animals (PETA) ha annunciato che la piattaforma di e-commerce di lusso Farfetch ha deciso di non vendere più prodotti d'angora dal prossimo aprile.

L'organizzazione è da anni promotrice di una campagna per bandire la lana d'angora, prodotta principalmente in Cina, per le tecniche crudeli con cui, sostiene, viene tolta la pelliccia ai conigli vivi.

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Questo nuovo impegno di Armani segna un altro passo verso la sostenibilità dopo che il gruppo ha bandito le pellicce animali nel 2016 e ha firmato il "Patto della moda" con altri importanti operatori del settore per limitare il cambiamento climatico nel 2019, ricorda la società in una nota.

(Claudia Cristoferi, in redazione a Roma Stefano Bernabei)