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Ascopiave: analisi tecnica della giornata

Ascopiave tenta di reagire dopo i ribassi delle ultime sedute. Le speranze di una reazione sono ancorate al rispetto del sostegno a quota 2.58 euro (al momento il titolo è a quota 2.61 euro); fintanto che questo supporto supporterà i corsi si potrà ipotizzare una reazione e di conseguenza la possibilità di assistere ad un allungo verso 2.70 euro in prima battuta e successivamente area 2.80 euro. Segnali negativi invece verranno generati al di sotto di 2.58 euro (in chiusura di seduta) per il test a 2.505 euro (1° target; 2° target 2.45 euro). Il titolo in 6 mesi ha guadagnato il 17.5%, il 23% in 1 anno, il 77% in 3 e l’82% in 5 (dal 2006 ad oggi +26%). Attenzione, montagne russe in arrivo. Il consumo di gas varia in modo considerevole su base stagionale, con una maggiore richiesta nel periodo invernale in relazione ai maggiori consumi per uso domestico.

La stagionalità influenza l’andamento dei ricavi di vendita di gas e i costi di approvvigionamento, mentre gli altri costi di gestione sono fissi e sostenuti dal Gruppo in modo omogeneo nel corso dell’anno. La stagionalità dell’attività svolta influenza anche l’andamento della posizione finanziaria netta del Gruppo, in quanto i cicli di fatturazione attiva e passiva non sono tra loro allineati e dipendono anch’essi dall’andamento dei volumi di gas venduti e acquistati in corso d’anno. Pertanto, i dati e le informazioni contenute nei prospetti contabili intermedi non consentono di trarre immediatamente indicazioni rappresentative dell’andamento complessivo dell’anno.

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) primo semestre dell’anno in corso il Gruppo ha conseguito risultati eccellenti, evidenziando una crescita a doppia cifra nei margini e nell’utile netto. Ascopiave ritiene che i margini conseguiti testimoniano l’importanza dell’attuazione delle politiche di razionalizzazione ed omogeneizzazione dei processi a livello di Gruppo, che hanno prodotto ingenti sinergie di carattere tecnico-operativo ed ottimizzato i servizi condivisi, pur mantenendo i punti di forza della territorialità delle entità coinvolte. L’incremento della marginalità ha interessato tutte le aree di Business, grazie a efficaci e sinergiche politiche commerciali e di approvvigionamento. La solidità delle scelte strategiche adottate non ha permesso solo di realizzare consistenti risultati in termini economici e patrimoniali, ma anche di consolidare la fiducia degli investitori nell’operato del gruppo.

Medie mobili esponenziali

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il prezzo è collocato al di sotto di Ema20, quest’ultima è superiore a Ema50; entrambe sono superiori alla media mobile di periodo 200 (SMA). Secondo questa teoria non è in atto l’orientamento più ribassista possibile.

Evoluzione prevedibile dell’esercizio 2016

Per quanto riguarda l’attività di distribuzione del gas, nel 2016 il Gruppo continuerà ad essere impegnato nella normale gestione e conduzione del servizio, nello svolgimento delle attività propedeutiche alle gare, oltre che nell’eventuale partecipazione alle gare che verranno bandite per l’aggiudicazione degli Ambiti Territoriali Minimi di interesse per il Gruppo. La grande maggioranza dei comuni attualmente gestiti da Ascopiave appartengono ad Ambiti per i quali è previsto un termine massimo di pubblicazione del bando di gara che supera il 31 dicembre 2016. Tuttavia, dato che le stazioni appaltanti hanno la facoltà di anticipare i tempi massimi previsti dalla normativa, non è escluso che alcuni comuni possano essere interessati alle gare già nel 2016.

Anche se ciò dovesse avvenire, pur non avendosi assoluta certezza dei tempi necessari per l’aggiudicazione, si ritiene ragionevole che, per le prime gare, gli eventuali passaggi di gestione agli eventuali nuovi operatori aggiudicatari potranno concludersi solo successivamente al termine dell’esercizio 2016, per cui il perimetro di attività del Gruppo non dovrebbe subire dei mutamenti rispetto alla situazione attuale. Per quanto concerne i risultati economici, si segnala che essi verranno negativamente impattati dalla rivisitazione del tasso di remunerazione del capitale previsto dai recenti provvedimenti tariffari; il tasso di rendimento reale pre-tasse per l’attività di distribuzione è stato infatti ridotto dal 6,9% del 2015 al 6,1%, determinando una attesa diminuzione dei ricavi tariffari complessivi. Per quanto riguarda l’attività di vendita del gas, formulare delle attese sull’andamento dei risultati appare maggiormente difficile, anche per l’incidenza del fattore climatico, che influisce significativamente sui consumi di gas. Al momento attuale, tuttavia, non si intravedono motivi per ritenere che nel prossimo futuro si registreranno delle sensibili variazioni nelle condizioni di redditività del business, nonostante il progredire della pressione competitiva sul mercato retail e l’impatto atteso dai provvedimenti tariffari definiti dall’AEEGSI per il mercato tutelato.

Per quanto concerne l’attività di vendita dell’energia elettrica, dovrebbe confermarsi il risultato positivo già realizzato nei primi sei mesi. I risultati potranno naturalmente essere condizionati, oltre che da eventuali nuovi provvedimenti tariffari da parte dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas e il Sistema Idrico – che non sono ad oggi preventivabili – anche dall’evoluzione dello scenario competitivo più generale e dalla strategia di approvvigionamento del Gruppo. Si ritiene di precisare che i risultati effettivi del 2016 potranno differire rispetto a quelli sopra indicativamente prospettati in relazione a diversi fattori tra cui: l’evoluzione della domanda, dell’offerta e dei prezzi del gas e dell’energia elettrica, le performance operative effettive, le condizioni macroeconomiche generali, l’impatto delle regolamentazioni in campo energetico e in materia ambientale, il successo nello sviluppo e nell’applicazione di nuove tecnologie, cambiamenti nelle aspettative degli stakeholder e altri cambiamenti nelle condizioni di business.

Nell’ambito di un intervento strategico volto a razionalizzare la propria struttura societaria, a rinforzare la focalizzazione per attività di business e a garantire l’allineamento con la normativa unbundling, è stato definito l’assetto di governance di AP Reti Gas S.p.A., società di distribuzione e misura del gas naturale. AP Reti Gas, controllata al 100% da Ascopiave S.p.A (Londra: 0DME.L - notizie) ., sarà operativa dal prossimo 1° luglio con un organico di circa 170 dipendenti e gestirà il servizio di distribuzione del gas naturale in 150 Comuni delle province di Treviso, Vicenza, Venezia, Padova, Rovigo, Belluno, Varese, Piacenza e Pavia, per un totale circa 6.800 Km di rete gestita e oltre 335.400 punti di riconsegna serviti.

La Società, inoltre, sarà attiva in business sinergici quali la cogenerazione, la gestione calore e il teleriscaldamento. Ascopiave continuerà a detenere il proprio ruolo di holding e di riferimento del Gruppo per il mercato azionario, focalizzando le proprie attività sull’erogazione di servizi alle altre società del Gruppo Ascopiave. L’operazione di conferimento del ramo distribuzione gas in AP Reti Gas consentirà di dare attuazione alle disposizioni della delibera AEEGSI 296/15/R/com (articolo 17) in materia di separazione del marchio e delle politiche di comunicazione tra le attività di distribuzione e di vendita di gas naturale ed elettricità.

Autore: Pasquale Ferraro Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online