Yahoo Finanza Asia Centrale, blackout in Kazakistan, Kirghizistan e Uzbekistan
ALMATY (Reuters) - Le nazioni dell'Asia Centrale del Kazakistan, Uzbekistan e del Kirghizistan sono state colpite da interruzioni di corrente nelle loro città principali, in base a quanto comunicato dalle autorità e dai residenti, dopo che un'importante linea elettrica in Kazakistan è stata scollegata.
Le reti delle tre ex repubbliche sovietiche sono interconnesse, e attraverso il Kazakistan sono collegate alla rete elettrica russa, da usa per coprire inattese carenze energetiche.
Tuttavia, la linea elettrica Nord-Sud del Kazakistan - che collega la regione meridionale densamente popolata e le nazioni confinanti alle principali stazioni energetiche del Kazakistan settentrionale e alla rete russa - è stata scollegata stamattina a causa di "squilibri d'emergenza" nel settore della rete in Asia Centrale, ha detto l'operatore della rete Kegoc.
Il blackout ha causato diffusi disordini nella regione per diverse ore, con treni bloccati nei tunnel delle metropolitane, sciatori fermi sulle sciovie, aeroporti chiusi, pompe di calore e d'acqua inattive e semafori spenti.
Nessuno dei tre paesi ha riportato problemi con le stazioni energetiche nazionali che potrebbero aver causato gli squilibri.
Il Kazakistan, che ha subito in precedenza carenze energetiche a causa degli alti consumi di elettricità per le attivit di mining nelle criptovalute, ha iniziato a tagliare frequentemente l'erogazione di energia, applicando queste misure dal 24 gennaio fino alla fine del mese, in base a un documento pubblicato online da uno dei miner locali.
Sono stati riportati blackout nella maggiore città kazaka di Almaty e in diverse importanti aree urbane meridionali, vicine ai confini con l'Uzbekistan e con il Kirghizistan. L'aeroporto della capitale uzbeka, Tashkent, non ha accettato voli per un breve periodo.
Le autorità in Uzbekistan e in Kirghizistan hanno detto di aver riavviato le centrali elettriche dopo gli arresti d'emergenza, e che rimarranno inizialmente scollegate dalla rete dell'Asia centrale.
(Tradotto a Danzica da Enrico Sciacovelli, in Redazione a Milano Andrea Mandalà)
