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Aspi, ex ad Giovanni Castellucci arrestato con altri manager

Approda ad un primo risultato l’inchiesta filone scaturita dall’indagine sul crollo del Ponte Morandi, la Procura della Repubblica di Genova fa arrestare l’ex amministratore delegato Giovanni Castellucci che si trova ora ai domiciliari, così come sono ai domiciliari Michele Donferri Mitelli ex responsabile manutenzioni e Paolo Berti direttore centrale operativo dell’azienda.

In totale risultano all’Ansa tre nomi agli arresti domiciliari e tre interdizioni. Tra le interdizioni spunta anche il nome dell’attuale amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi, ma la sua posizione potrebbe essere presto archiviata.

I reati ipotizzati sono di attentato alla sicurezza dei trasporti e frode in pubbliche forniture.

Gli arresti e le interdizioni giungono dopo un anno di indagini presso la Procura della Repubblica di Genova che conduce le indagini sul crollo del Ponte Morandi che ha portato via con sé la vita di 43 persone.

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I reati emergono dall’analisi degli incartamenti che la Guardia di Finanza aveva sequestrato nelle settimane immediatamente seguenti al disastro, presso Aspi e le società appaltanti responsabili della manutenzione del ponte e della rete autostradale data in gestione ad Aspi.

Questa indagine è quindi da considerare un filone dell’indagine principale sul Ponte Morandi.

Consapevoli del pericolo

Secondo le indagini condotte dalla Guardia di Finanza emergerebbe che i vertici di Autostrade per l’Italia, compreso Giovanni Castellucci, erano pienamente consapevoli che le barriere antirumore lungo le autostrade fossero difettose e del potenziale pericolo per la sicurezza stradale, e che tali barriere con il forte vento avrebbero potuto cedere e arrecare danno anche grave agli autisti che passavano in quel momento.

Tali fatti si sono realmente verificati nel 2016 e 2017 sulla rete autostradale di Genova, riporta ancora l’Ansa.

Gli accusati erano consapevoli dei difetti progettuali e di sottostima dell’azione del vento, ed erano consapevoli anche del fatto che alcuni dei materiali usati per l’ancoraggio a terra non erano conformi alle certificazioni europee e che erano anche scarsamente performanti.

La frode si configura perché pur sapendo non sono intervenuti con lavori di sostituzione e messa in sicurezza della rete autostradale. Allo scopo si sarebbe intervenuti eludendo gli obblighi con alcuni accorgimenti temporanei non idonei e no risolutivi, scrive ancora l’Ansa.

Il titolo Atlantia in Borsa

Le azioni Atlantia spa (ATL) in Borsa perdono il -3,71% e valgono ora 14,97 euro. Il crollo è avvenuto non appena è stata appresa la notizia dai mercati finanziari.

Tuttavia anche altri fattori potrebbero aver inciso sul calo del titolo che nei giorni scorsi ha beneficiato dell’aumento di valore a seguito dell’annuncio di un vaccino imminente.

Atlantia fa infatti parte di quei settori che dalla ripresa ne beneficeranno grandemente.

Intanto la controllata Abertis ha comprato negli Stati Uniti, con esattezza nello Stato della Virginia, la società concessionaria dei tunnel Elizabeth River Crossings.

La società era di proprietà del fondo Macquarie e di una sua controllata, Skanska AB.

La concessione scadrà nel 2070, ed è questo aspetto che ha convinto Abertis ad entrare a far parte della cordata che comprerà la rete autostradale statunitense. Abertis possederà da un minimo del 51% della società controllante, ad un massimo del 68%.

L’operazione prevede un controvalore di circa un miliardo di dollari (equity), ed è soggetta ad approvazione da parte delle autorità governative della Virginia. Si prevede la conclusione in tempi celeri, tuttavia.

L’aumento dell’EBITDA per Abertis sarà del 13%.

This article was originally posted on FX Empire

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