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Assegno Unico da 175 euro: come funziona la nuova misura e chi ne ha diritto

Government employees raise the US flag on the facade of Italy's Prime Minister Palazzo Chigi prior to the arrival of US President Joe Biden for their meeting in Rome on October 29, 2021, ahead of an upcoming G20 summit of world leaders to discuss climate change, covid-19 and the post-pandemic global recovery. (Photo by Alberto PIZZOLI / AFP) (Photo by ALBERTO PIZZOLI/AFP via Getty Images) (Photo: ALBERTO PIZZOLI via Getty Images)

Sul tavolo del Cdm di giovedì, convocato per le 11,30, il decreto attuativo sull’assegno unico universale. Ovvero: un assegno mensile fino a 175 euro, che scendono a 85 per i figli maggiorenni tra i 18 e i 21 anni: è questo lo schema di base dell’Assegno Unico universale contenuto nella bozza del decreto attuativo in arrivo in Cdm. L’importo pieno andrà a chi ha Isee fino a 15mila euro, oltre l’assegno cala progressivamente fino a minimo 50 euro (25 per i maggiorenni) per Isee oltre 40mila o per chi non lo presenta. Previste maggiorazioni in base al numero di figli e alla presenza di disabili, al reddito e al lavoro di entrambi i genitori. La domanda andrà presentata all’Inps dal 1 gennaio per il periodo da marzo a febbraio dell’anno dopo.

L’assegno è riconosciuto inoltre “per ogni figlio minorenne a carico” e per i nuovi nati “a partire dal settimo mese di gravidanza” e non avrà “limiti di età” per i figli disabili. L’assegno andrà al genitore che fa la domanda o “a richiesta anche successiva, in pari misura” tra i genitori. In caso di affidamento esclusivo “l’assegno spetta, in mancanza di accordo, al genitore affidatario. Nel caso di nomina di un tutore, l’assegno è riconosciuto nell’interesse esclusivo del tutelato”. La domanda può essere presentata anche dai figli, una volta diventati maggiorenni, che possono “richiedere la corresponsione diretta della quota di assegno loro spettante”. Per vedersi riconosciuto l’assegno anche dopo i 18 anni il figlio maggiorenne deve frequentare “un corso di formazione scolastica o professionale o un corso di laurea”, svolgere “un tirocinio” o avere un lavoro con reddito complessivo “inferiore a 8.000 euro annui”, essere “registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego”, svolgere “il servizio civile universale”.

Le famiglie con figli disabili riceveranno l’assegno unico “senza limiti di età” dei figli. Per i minorenni si riceveranno 105 euro al mese in più “in caso di non autosufficienza”, 95 euro al mese in più “in caso di disabilità grave” e 85 euro in più “in caso di disabilità media”. In presenza di maggiorenni disabili e fino a 21 anni si riceveranno 50 euro al mese in più (che si sommano all’assegno previsto tra i 18 e i 21 anni) mentre oltre i 21 anni si continuerà a ricevere un assegno in base all’Isee: i redditi più bassi, con Isee fino a 15mila euro, avranno un assegno di 85 euro al mese che si ridurrà gradualmente fino a 25 euro per Isee pari o superiore a 40mila euro.

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L’Assegno Unico sarà erogato anche ai cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno, permesso di lavoro o di ricerca superiore a sei mesi. Lo prevede la bozza del decreto attuativo dell’assegno unico che tra i requisiti prevede “congiuntamente” anche la residenza in Italia “da almeno due anni, anche non continuativi ovvero” la titolarità “di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale”. Tra i requisiti anche il domicilio e il pagamento delle tasse in Italia.

Questo articolo è originariamente apparso su L'HuffPost ed è stato aggiornato.