AstraZeneca cambia nome: nasce Vaxzevria
Vaxzevria: si chiamerà così, d'ora in poi, il vaccino contro il coronavirus sviluppato dal gruppo farmaceutico AstraZeneca. Il nuovo nome è stato all'approvato dall'Ema il 25 marzo, dopo che a farne richiesta è stata proprio l'azienda anglo-svedese, così come si legge sul sito dell'agenzia europea del farmaco.
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E con il nuovo nome arriva anche il nuovo bugiardino del farmaco. Dopo il caos generato da alcuni casi di trombosi sospetti dopo la vaccinazione e il successivo ritiro di un lotto del siero lo scorso febbraio, infatti, il gruppo farmaceutico si è mosso per rendere il più trasparente possibile la somministrazione delle dosi.
E così, fra i possibili sintomi "campanello d'allarme" che dovrebbero portare i vaccinati a rivolgersi a un medico, come "affanno, dolore al petto o allo stomaco, gonfiore o freddo a un braccio o una gamba, mal di testa grave o in peggioramento o visione offuscata dopo la vaccinazione, sanguinamento persistente, piccoli lividi multipli, macchie rossastre o violacee o vesciche di sangue sotto la pelle", nel nuovo foglietto illustrativo vengono menzionati fra gli effetti collaterali anche "rarissimi casi di trombosi".
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