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Atlantia, AD: con Abertis solo se friendly, spazio per leva debito

di Stefano Bernabei

(Reuters) - Atlantia, accelera nella valutazione di una possibile acquisizione di Abertis che però potrà esserci solo su base amichevole e senza mettere a rischio l'attuale capacità del gruppo, controllato dalla famiglia Benetton, di remunerare gli azionisti con un dividendo promesso in crescita.

Così l'AD Giovanni Castellucci, parlando all'assemblea dei soci, ha per la prima volta dato qualche informazione su una operazione svelata dalla stampa. La fuga di notizie, ha detto, ha comportato una accelerazione del processo per non restare ancora a lungo nell'incertezza.

"Tra le opzioni strategiche c'è quella di una operazione con Abertis che potrebbe accelerare gli obiettivi di diversificazione internazionale e di ottimizzazione del costo del capitale", ha detto Castellucci.

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Atlantia capitalizza circa 20 miliardi e Abertis circa 16 miliardi. Il gruppo italiano ha chiuso il 2016 con un debito di circa 11,67 miliardi mentre il gruppo spagnolo, ha un debito superiore a 14 miliardi.

Atlantia ha chiuso il 2016 con un rapporto debito/Ebitda migliorato a 3,1% da 3,3%, rendendo possibile un margine per l'utilizzo di una maggiore leva, ha spiegato l'Ad.

Le ipotesi di stampa, non smentite, indicano una operazione per il 75% in cash e il 25% con emissione di carta. Considerando che Abertis ha azioni proprie per oltre l'8% del capitale, con una valutazione in linea con l'attuale capitalizzazione Atlantia dovrebbe pagare Abertis circa 11 miliardi in contanti e poco più di 3,7 miliardi con sue nuove azioni.

La parte in contanti può essere in parte coperta con i proventi della cessione del 15% della controllata Autostrade per l'Italia. Le offerte vincolanti, ha detto Castellucci, saranno esaminate dal prossimo consiglio di amministrazione previsto a metà maggio. Il mercato si aspetta da questa cessione introiti per circa 2,5 miliardi.

Ma l'operazione con Abertis, "che conosciamo da tantissimi anni e con cui condividiamo grande fiducia e stima reciproca, è una operazione complessa", di cui sarebbe sbagliato dare per scontato "una altissima probabilità di successo".

Il vincolo principale è che si tratti quindi di "un'operazione friendly", che veda il coinvolgimento di Criteria Caixa, principale azionista di Abertis con il 22,25%, ha detto Castellucci.

Poi non dovrà essere una operazione da fare a tutti i costi e qui Castellucci ha voluto sottolineare che alcune stime di analisti su ipotesi di transazione siano da considerarsi "fantasiose". Castellucci non ha menzionato cifre.

"Non ci interessano operazioni che possano mettere a rischio le prospettive di crescita dei dividendi", ha detto agli azionisti.