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Atlantia, Ebitda 9 mesi +1%, non distribuisce acconto dividendi per incertezze Aspi

Il logo Atlantia a Roma

ROMA (Reuters) - Atlantia ha chiuso i primi nove mesi con un Ebitda che cresce dell'1% annuo in termini omogenei e ha annunciato di non distribuire acconto sui dividendi per l'incertezza su Autostrade per l'Italia (Aspi), su cui pende una procedura del governo per la revoca della concessione.

Il gruppo controllato dai Benetton a cui fanno capo le attività di autostrade e aeroporti prevede per il 2019 "un andamento complessivamente positivo" evidenziando comunque sia le incertezze legate al destini di Alitalia, sia l'esito della procedura contro Aspi, avviata dal governo dopo il crollo del ponte Morandi, nell'agosto 2018.

A fronte di un traffico autostradale che cresce solo dello 0,5% in Italia ed è sostenuto soprattutto dagli incrementi in Spagna (4,7%), Cile (4,1%) e Brasile (4,2%), la holding ha registrato nei primi nove mesi 8,8 miliardi di ricavi che aumentano del 4% su base omogenea, cioè non considerando l'apporto del gruppo Abertis, consolidato in Atlantia da fine ottobre 2018.

Il solo gruppo Abertis ha avuto nei primi nove mesi ricavi per 4 miliardi (+2,9%) e un Ebitda di 2,8 miliardi in crescita del 5,6%.

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Il margine operativo lordo dei nove mesi è stato pari a quasi 5,7 miliardi, per il 55% generato all'estero, in crescita dell'1% su base omogenea rispetto a un anno prima.

L'utile del periodo è stato di 1,3 miliardi, che si raffronta con i 733 milioni dei primi nove mesi 2018, quando erano stati accantonati gli oneri per il crollo del Ponte Morandi.

Il debito netto a fine settembre è pari a 38 miliardi (da 37,9 di fine 2018) e non considera i proventi per la cessione della quota di Hispasat, pari a 933 milioni, chiusa il 3 ottobre.

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(Stefano Bernabei, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)