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Atlantia, rally 24% ultime 4 sedute, voci dialogo governo, cessione Aspi

Il logo del gruppo Atlantia a Roma

Atlantia è in forte rialzo anche oggi, portando la crescita nelle ultime quattro sedute di Borsa a circa il 24%. A premiare le azioni le attese che la famiglia Benetton, che controlla Autostrade tramite Atlantia, possa scendere sotto la soglia di maggioranza in Aspi, vendendo a F2i e Cdp.

Intorno alle 11,10 il titolo balza del 5,74% a 13,43 euro con circa 745.000 pezzi passati di mano a fronte di una media a 30 giorni di 3,5 milioni. Nonostante i rialzi delle ultime sedute, il saldo sull'andamento delle quotazione del titolo è comunque abbondantemente negativo da inizio con un ribasso del 37% circa ai minimi da luglio 2013. Il titolo è schiacciato fra le attese per la revoca della concessione autostradale dopo il crollo del ponte Morandi e lo stop ai trasporti indotto dalle misure restrittive per fronteggiare l'epidemia del coronavirus che ha portato a un drastico calo dei pedaggi autostradali.

La novità odierna è la valutazione di Aspi, riportata da un quotidiano, che si aggirerebbe sui 12 miliardi per il 100% della società dei caselli, secondo le prime valutazioni delle banche d'affari.

Secondo il broker Fidentiis, "la valutazione di 12 miliardi è molto vicina a quella di 12,5 miliardi con cui Allianz Capital Partner ha svalutato la quota del 6,94% in Aspi lo scorso anno rispetto ai 14,8 miliardi di euro ai tempi dell'acquisto della partecipazione nel 2017".

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Fidentiis ritiene, tuttavia, questa valutazione "non è piu' realistica nel contesto attuale perché il costo del negoziato con il governo per confermare la concessione potrebbe essere intorno ai 4 miliardi e la crisi causata dall'epidemia del coronavirus sta avendo un impatto negativo sul valore degli asset. Riteniamo che una valutazione più realistica potrebbe essere intorno a 8 milardi oggi".

E anche nell'eventualità di un esito positivo del negoziato con il governo italiano, "i rischi sul titolo resteranno molto elevati a causa del suo leverege e della significativa svalutazione dei propri asset a seguito della crisi causata dalla pandemia", conclude il broker.

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