Due morti a Villejuif, uno è l'assalitore che gridava Allah Akbar
Un uomo ha pugnalato tre persone a Villejuif, vicino a Parigi. È successo intorno alle 14 nel parco dipartimentale degli Hautes Bruye'res. L'aggressore ha tentato la fuga prima di venire "neutralizzato" vicino al supermercato Carrefour in avenue du Ge'ne'ral-de-Gaulle. L’uomo è stato ucciso, colpito dagli agenti della brigata anticriminalità del vicino comune di Hay-les-Roses, che temevano avesse una cintura esplosiva. Ipotesi che è stata poi smentita, come riporta Bmf Tv.
#Villejuif parc des hauts de Bruyères.
Intervention en cours des forces de l’ordre.
Évitez le secteur.— Préfecture de Police (@prefpolice) January 3, 2020
Una delle persone pugnalate è deceduta. La vittima è un uomo sui 50 anni, che è andato in arresto cardiopolmonare, morendo poco dopo nonostante l’intervento dei sanitari. Altri due sono rimasti feriti, ma non sarebbero in pericolo di vita, come riferisce La Parisien.
#Francia. Un morto e quattro feriti in un attacco a colpi di coltello avvenuto a #Villejuif, vicino a #Parigi. L'aggressore della solita religione di pace (gridava "Allah Akbar") ha tentato la fuga ma la polizia gli ha sparato ed è morto. #RadioSavana #resilienza20 🇮🇹 pic.twitter.com/0So3z6Rtfu
— RadioSavana #resilienza20 🇮🇹 (@RadioSavana) January 3, 2020
LEGGI ANCHE: L'uccisione di Soleimani incendia il Medio Oriente
Alcuni testimoni hanno riferito che l'aggressore avrebbe gridato 'Allah Akbar'. L’uomo, secondo la radio Rtl era un europeo con la barba, non portava scarpe e indossava una djellaba bianca, abito tradizionale del nord Africa.
LEGGI ANCHE: Attacco a Londra: assalitore è Usman Khan, ritenuto vicino a jihadisti
Tutti gli accessi al parco sono stati chiusi, come anche l’autostrada che passa lì vicino. Anche l’area intorno al supermercato era stata isolata per controllare che non vi fossero complici dell’aggressore.
Il segretario di Stato presso il Ministro dell'Interno, Laurent Nuñez, si è recato sul posto accompagnato dal prefetto di polizia di Parigi, Didier Lallement. Secondo quanto riferito, al momento le indagini sono affidate alla questura di Cre'teil. Le autorità antiterrorismo non sono state formalmente coinvolte, ma alcuni suoi rappresentanti si sono recati sulla scena del crimine.
L'assalitore aveva "turbe psicologiche" e non era schedato per radicalizzazione islamica. Lo riferiscono fonti concordanti all'Afp.