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Attentati di Bruxelles del 2016: parte il maxi-processo

Entra nel vivo, a Bruxelles, il processo per gli attacchi jihadisti che nel 2016 hanno provocato 32 vittime nella capitale belga. Dopo la costituzione della giuria popolare, avvenuta mercoledì, inizia ufficialmente quello che si preannuncia come il più grande processo nella storia del Paese.

Rivendicati dal sedicente Stato Islamico e perpetrati dalla cellula già responsabile degli attacchi del novembre precedente a Parigi, gli attentati erano stati commessi da tre attentatori: due si erano fatti esplodere nell'aeroporto di Bruxelles-Zaventem, un altro in una stazione della metropolitana. Circa 900 le persone che sono inoltre rimaste ferite o hanno riportato traumi psicologici.

Tra i nove imputati, che sono accusati di omicidio, tentato omicidio e appartenenza o partecipazione ad atti di un gruppo terroristico, anche il francese Salah Abdeslam, l'unico membro superstite del commando, autore degli attacchi del 13 novembre a Parigi. Con lui sul banco degli imputati anche l'amico di infanzia Mohamed Abrini, che si allontanò indenne dall'aeroporto di Zaventem, in seguito al malfunzionamento della sua cintura esplosiva.

Tra persone ferite, traumatizzate e familiari delle 32 vittime, più di mille le parti civili che si sono costituite. Alcune di loro non parteciperanno al processo per il timore di rivivere eventi troppo traumatici. Altri lo attendono invece proprio come un passaggio fondamentale nel processo di "guarigione" e superamento dell'accaduto.