Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • FTSE MIB

    33.922,16
    +40,66 (+0,12%)
     
  • Dow Jones

    37.986,40
    +211,02 (+0,56%)
     
  • Nasdaq

    15.282,01
    -319,49 (-2,05%)
     
  • Nikkei 225

    37.068,35
    -1.011,35 (-2,66%)
     
  • Petrolio

    83,24
    +0,51 (+0,62%)
     
  • Bitcoin EUR

    60.147,18
    +545,44 (+0,92%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.381,13
    +68,51 (+5,22%)
     
  • Oro

    2.406,70
    +8,70 (+0,36%)
     
  • EUR/USD

    1,0661
    +0,0015 (+0,14%)
     
  • S&P 500

    4.967,23
    -43,89 (-0,88%)
     
  • HANG SENG

    16.224,14
    -161,73 (-0,99%)
     
  • Euro Stoxx 50

    4.918,09
    -18,48 (-0,37%)
     
  • EUR/GBP

    0,8612
    +0,0056 (+0,65%)
     
  • EUR/CHF

    0,9693
    -0,0017 (-0,18%)
     
  • EUR/CAD

    1,4644
    -0,0007 (-0,05%)
     

Attesa piano fiscale Trump, mercati cauti in attesa riunione BCE

Inizia una fase di consolidamento sui mercati globali dopo il rally che ha interessato l’intera prima parte della settimana dopo la vittoria elettorale del candidato europeista Macron al primo turno delle elezioni presidenziali francesi.

I rialzi sui mercati sono proseguiti fino alla sessione asiatica appena conclusa con l’indice Nikkei della borsa di Tokyo che chiude in rialzo del 1.10%, senza però trasmettere ulteriormente spinta alle piazze del Vecchio Continente che rimangono alla finestra nelle prime battute di contrattazioni in Europa.

Sul fronte commodities infatti prosegue la discesa delle quotazioni del comparto energia con i contratti petroliferi in arretramento generalizzato. Il Brent dopo la forte discesa consolida quota 52.50 $/barile, mentre il WTI passa sotto quota 50.00 attestandosi a 49.50 $/barile. I contratti petroliferi scontano anche l’attesa per le scorte di greggio negli Stati Uniti attese in calo, situazione che ha permesso al WTI di arginare la discesa.

L’outlook di rallentamento del comparto energia è il secondo elemento che ha messo sotto pressione l’azionario oltre alle attese per il piano fiscale dell’amministrazione Trump la cui pubblicazione è prevista per oggi.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

Secondo indiscrezioni dovrebbero essere presenti un taglio significativo delle imposte sulla fascia più alta di reddito oltre che alle imposte sulle imprese, una tassa del 10% sui rimpatri dei capitali detenuti all’estero, mentre non c’è menzione di fondi stanziati per il finanziamento del famoso muro col Messico.

Sul fronte Banche Centrali è attesa per domani la riunione della BCE (Toronto: BCE-PRA.TO - notizie) in un clima di miglioramento dell’outlook fondamentale per l’economia europea e di inflazione che storna rispetto ai tassi di crescita dei mesi scorsi che aveva portato il fronte tedesco a chiedere una riduzione del programma di stimoli.

Una situazione particolarmente propizia per il presidente Mario Draghi che potrà sondare il terreno senza particolari pressioni da parte dei falchi.

Market Movers

03:30 Australia Inflazione a/a cons. 2.2% prec. 1.5%

08:45 Francia Fiducia consumatori cons. 100 prec. 100

14:30 Canada Vendite al dettaglio a/a cons. 4.3% prec. 4.3%

16:30 Stati Uniti Scorte petrolio EIA cons. -1.20m prec. 1.03m

EURUSD

Non si placa la forza dell’euro nei confronti del biglietto verde che continua a mantenersi saldo sopra quota 1.09 anche in apertura dei mercati europei e nonostante la discesa dai massimi di periodo a quota 1.0950. Il rally potrebbe subire una pausa in favore di un andamento interlocutorio nella parte centrale della settimana in attesa dei tanto dati macroeconomici in uscita nei due giorni conclusivi della settimana oltre alla riunione della BCE che si concluderà domani e che potrebbe fornire maggiori informazioni circa il piano di medio periodo di Francoforte.

GBPUSD

Dopo la fase di rialzo seguito all’indizione di elezioni politiche nel Regno unito, il cable torna a scambiare in territorio laterale tra 1.2750 e 1.2850 in un trading range interlocutorio figlio delle forti attese per l’esito elettorale del prossimo 8 giugno. L’assenza di eventi macroeconomici di rilievo potrebbe consegnare una giornata nuovamente laterale con gli scambi che potrebbero riprendere vigore in conclusione di settimana per l’effetto combinato della chiusura delle posizioni rialziste in concomitanza con la pubblicazione dei dati sul PIL nel Regno Unito.

USDJPY

Con il rallentamento dei rialzi sull’azionario a livello globale dopo la vittoria elettorale dell’europeista Macron al primo turno delle elezioni francesi, anche l’arretramento dello yen porta ad una fase di consolidamento sul cambio USDJPY in area 111.20 dove scambia in apertura dei mercati europei. L’assenza di dati macroeconomici di rilievo per la giornata dovrebbe contribuire alla formazione di un’area di oscillazione laterale tra 111.00 e 111.50 strettamente dipendente dalle performance sull’azionario, i cui rialzi sono attesi in rallentamento in vista della parte conclusiva della settimana.

Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online