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Augmented reality, le nuove frontiere dello shopping online

Indossare un abito in un camerino online, provare un’automobile a distanza, fare un acquisto in un negozio anche dopo l’orario di chiusura. Queste sono soltanto alcune delle nuove possibilità di shopping online offerte dalla realtà aumentata. Di cosa si tratta?

La augmented reality (AR) è una tecnologia multimediale e interattiva che consente di visualizzare contenuti audio, video (anche in 3d) semplicemente puntando l’“occhio” di un dispositivo mobile di ultima generazione (smartphone, tablet, webcam) su un’immagine particolare, detta “marker”, presente su vari supporti: oggetti, giornali, brochure, cataloghi, monitor, vetrine di negozi... Le informazioni fornite dalle tecnologie di AR sono dati supplementari rispetto all’oggetto etichettato con il monitor e possono arricchire la vostra esperienza con l’oggetto in questione.

Per esempio, se siete in un museo e puntate il vostro smartphone sul QR code (un tipo di marker diffusissimo per le tecnologie di AR) di un quadro, il QR reader (basta scaricarlo dal web) applicato sul vostro cellulare “leggerà” l’opera, la riprodurrà sul display e vi darà informazioni aggiuntive, che cambiano a seconda dei dati immessi nel codice QR. Può trattarsi dell’autore del quadro, della sua storia, del prezzo e di altre informazioni utili per gli utenti. Il QR code può anche rimandare al sito del museo oppure permette di interagire con l’oggetto virtuale dando l’opportunità di muoverlo, di tenerlo tra le mani (anche se solo virtualmente), di modificare l’immagine o di “immergersi” in essa. Basta un clic sullo smartphone e la realtà, in questo caso il quadro, viene “aumentata” con nuove informazioni e nuove possibilità. E naturalmente, le esperienze vissute grazie alla realtà aumentata possono essere condivise sulle piattaforme sociali.

Le applicazioni della realtà aumentata sono tantissime e sono destinate a crescere ancora di più. A beneficiarne però non sono soltanto il turismo e l’arte: è il commercio elettronico l’ambito di applicazione potenzialmente più avvantaggiato da queste tecnologie. Come? Osserviamo alcuni esempi.

Una società di marketing che progetta soluzioni di AR per imprese, Holition, ha sviluppato un sistema per Tissot che consente ai clienti che si avvicinano alle vetrine degli store dell’azienda di vedersi con gli orologi al polso senza la necessità di entrare nel negozio. Il tutto, semplicemente facendo clic sui marker posizionati nelle vetrine. Il programma di riconoscimento del marker riproduce il polso del cliente e l’orologio e li combina in una sola immagine, molto realistica, che dà la possibilità di capire se l’orologio “calza” sul polso del cliente.

Ciò che si può fare con gli orologi, vale anche per i gioielli. Boucheron, un’impresa francese produttrice di gioielli, ha fatto realizzare una app che dà la possibilità ai clienti di indossare virtualmente i prodotti servendosi di una webcam e di un software in grado di riconoscere il viso.
Rimanendo nell’ambito del lusso un’altra app di AR interessante è quella progettata da Net-à-Porter, scaricabile dallo store Apple. Puntandola verso i prodotti esposti in vetrina permette di ottenere varie informazioni in più (caratteristiche, prezzo…) e anche di acquistarli dopo la chiusura del negozio. Aziende come Ermenegildo Zegna e Burberry hanno fatto mettere a punto software simili, che permettono di acquistare, con consegna immediata, i capi presentati durante le sfilate di moda. In questo modo, non c’è più bisogno di aspettare che gli abiti arrivino negli store.

E’ proprio l’abbigliamento uno degli ambiti di applicazione della AR con più prospettive. La augmented reality infatti permette di bypassare uno dei maggiori limiti del commercio online di abiti: l’impossibilità di avere un camerino a disposizione e provare gli indumenti che ci piacciono di più. Alcune società hanno rimediato al problema inventando il camerino virtuale. Le app create da aziende come Fitting Reality e Zugara consentono ai clienti di osservare i vestiti da diverse prospettive e di provarli da casa per verificare se si adattano bene al corpo. Si tratta di tecnologie che fondono i dati del vestito con i dati presi dalla webcam del cliente, riescono a riconoscere i movimenti delle persone attraverso la motion capture integrandoli sul display dello smartphone o sul monitor del pc e danno la possibilità di “navigare” negli indumenti (cambiando colori, spostando accessori…) semplicemente seguendo il movimento delle mani. Così, il provare prima di comprare diventa una realtà anche online.

Zazzle Real View è invece dedicato al design e offre l’opportunità di vedere poster e oggetti di arredamento direttamente nella propria casa. Si sceglie un prodotto online, lo si punta con il dispositivo e lo si posiziona nel salotto o in camera da letto basandosi su foto e video. Se sta bene ed è adatto allo stile della vostra casa, potete acquistarlo. Altrimenti, via con la prossima prova.

Un ultimo esempio, ma la lista potrebbe ancora continuare a lungo, è costituito dalle automobili: la realtà aumentata permette di “guidarle” online. Prendiamo il caso di Bmw. Per promuovere la Serie 1, la casa bavarese ha installato in alcune città del Sudafrica degli schermi HD sui quali i passanti potevano sfidarsi in gare automobilistiche. Il volante? Il tablet o lo smartphone.