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Auto blu, parte l'asta su eBay. Ma è polemica sul bando per l'acquisto di altre 210 auto

Signori, si svende. Il governo si apre a eBay, sito di aste on line più famoso al mondo, mettendo in vendita le cosidette "auto blu". Un'idea che il premier Matteo Renzi aveva in cantiere da settimane e che da qualche ora è ufficialmente on line, con gli annunci di ben 25 vetture appartenute ai ministeri di Giustizia, Interno e Difesa.

"Fino al 16 aprile, 151 auto blu, considerate non più essenziali ai fini istituzionali e che implicano i costi di custodia e di gestione per le ammnistrazioni, saranno vendute attraverso la piattaforma eBay". Questo è l'annuncio che compare andando sul sito d'asta. Per partecipare e fare la propria "puntata", la procedura è la classica: basta avere un account e accedere a questo link, dal quale si possono visualizzare  la prima tranche di 25 auto messe in vendita. Poi, a cadenza settimanale, verranno inserite le altre vetture, fino ad arrivare a vendere 1.500 auto blu, almeno questa è l'intenzione di Renzi.
Un procedimento che non è nuovo all'ex sindaco di Firenze, che durante la sua amministrazione mise in vendita tre Alfa Romeo 159 e una Volvo S6.

Di ogni vettura si può osservare la foto nel dettaglio e ci sono tutte le condizioni di vendita e ritiro dell'oggetto. I modelli sono differenti: c'è un Alfa Romeo 166 2.4 Jtd con un prezzo di partenza di 5000 euro, "tantissimo per una simile macchina del 2007" come scrive la sezione "Motori" de Il Sole 24 Ore. Nell'elenco sono incluse anche Jaguar, Bmw, Lancia Thesis e anche le Maserati dell'allora Ministero della Difesa Ignazio La Russa, che nel 2011 ne fece acquistare 15 per un valore di 117 mila euro ciascuna.

Perchè questa operazione? Perchè con questa manovra, Renzi spera di portare introiti nelle casse dello Stato, anche se il rischio di non guadagnarci tanto c'è: già quando fece l'asta a Palazzo Vecchio, le aspettative di guadagno furono molto inferiori rispetto a quelle attese, visto che il ricavato fu di 17.774 euro. Resta comunque una mossa per il contenimento della spesa di ministeri e sottosegretari, ma anche un segnale forte e un gesto simbolico da dare ai cittadini "sulla necessità che sia la politica a dare l’esempio - continua il premier -  rinunciando ad uno dei simboli più controversi del 'potere politico': l’auto di rappresentanza". Un gesto simbolico enfatizzato anche dalla scelta di vendere le vetture su eBay e non attraverso un'asta del Tribunale, ennesimo segnale di "svecchiamento" e "rottamazione" del governo nei confronti di quelli passati, un segnale giovane e social.
Dal canto suo eBay ha trattato lo Stato Italiano come un qualsiasi venditore, chiedendo una Tariffa d'inserzione (9 euro) e una Commissione sul valore finale (35 euro), come segnalato nel suo profilo Twitter. Guadagno che, a quanto si dice sempre sul social network, verrà devolto in beneficenza.

Qualcuno però sostiene che questo gesto sia puramente di facciata e non poche sono state le polemiche che nei giorni scorsi hanno segnato questa decisione. A sollevare il polverone istituzionale, la notizia che se da una parte si vendono auto blu, dall'altra si acquistano auto blu. Lo hanno denunciato i deputati del Movimento 5 Stelle, che hanno inviato un'interrogazione parlamentare al premier e al ministro dell'Economia Padoan. Motivo? Un bando - scovato dai deputati pentastellati - sul  sito del Consip che prevede l'acquisto di 210 auto di rappresentanza, con una base d'asta di 23 milioni e 305 mila euro, in deroga alle disposizioni disposizioni introdotte dal governo Monti sulla "razionalizzazione della spesa della pubblica amministrazione" che indicano esplicitamente come fino al 31 dicembre 2015 non si possono acquistare autovetture, a meno che non siano legate alle esigenze dei "vigili del fuoco, ordine e sicurezza pubblica, servizi sociali e sanitari per garantire livelli essenziali di assistenza". In realtà, come controllato successivamente, il bando Cosip è scaduto il 27 febbraio scorso, il che scagiona definitivamente il neo premier che a quel tempo non era ancora presidente del Consiglio. Un'interrogazione parlamentare caduta nel vuoto, dunque, anche dopo il tweet dall’account ufficiale della Camera: “Notizia falsa. Le auto blu sono e rimangono 11, di cilindrata 1600″. Ma non è ancora del tutto chiaro quante saranno in futuro.